Dal 12 al 14 giugno, in mezzo al bosco di Villa Arconati, a cinque minuti da Milano, potrete ascoltare la migliore musica sperimentale e d’avanguardia a Terraforma, il festival da non perdere di questa estate 2015. Ecco la playlist scelta e commentata da Ruggero Pietromarchi, direttore artistico di Terraforma.
1. “Aqua 8” di Donato Dozzy & Nuel (2014)
L’ambient che si respira nel pianeta di Donato e MaNuel è più denso, spesso e liquido rispetto al nostro. Questa traccia di “Aquaplano Sessions” è un canto mitico, dove la techno ipnotica e incalzante si spinge come un’onda su uno scoglio, scalfendo in un tempo inenarrabile un solco morbidissimo.
2. “Menjadi” di Senyawa (2015)
Ho scoperto i Senyawa su segnalazione del loro mentore e produttore Rabih Beaini, che me ne ha fatto innamorare. Musica d’avanguardia sulle orme di una tradizione a dir quasi primitiva, intrisa di un sapore mistico in grado di proiettarci nel futuro.
3. “Computer Controlled Acoustic Instruments pt2” di Aphex Twin (EP)
Dopo il ritorno con Syro si è aperta una voragine di pseudonimi e musica inedita. Nel mare di soundcloud, un po’ in sordina, è uscito questo disco che porta avanti il segno Aphex in chiave concreta, ricordandomi uno dei live più affascinanti di Terraforma 2014, anche lui una bandiera Rephlex: Pierre Bastien.
4. “Dai primitivi all’elettronica” di Futuro Antico (1980)
Disco del 1980, registrato da Riccardo Sinigaglia e Walter Maioli, dove i sintetizzatori convivono con insoliti strumenti acustici, tra cui un osso d’aquila dell’Himalaya, un doppio flauto del Ladakh e un rombo, strumento musicale rituale che risale addirittura alla preistoria. Musica fuori da ogni tempo e luogo.
5. “The Collapse of Modern Culture” di Urban Tribe (1998)
Collettivo di Detroit composto da Sherard Ingram aka Dj Stingray, Anthony Shakir, Carl Craig e Kenny Dixon Jr. aka Moodymann. Funky, house, soul, techno ed electro in una delle produzioni più intelligenti della musica elettronica.
Ecco il programma completo di Terraforma.