Solo qualche giorno fa è uscito per Nonesuch Records 50 Song Memoir dei Magnetic Fields, un’opera autobiografica mastodontica con cui il frontman della band, Stephin Merritt, ha voluto raccontare i propri 50 anni, con una canzone composta per ogni anno della sua vita.
Il risultato di questo incredibile processo di scrittura è una raccolta 5 dischi, distribuita sia in formato cd che in vinile, prodotta dallo stesso Merritt che i Magnetic Fields porteranno dal vivo in un tour mondiale di cui, tuttavia, devono ancora essere annunciate le date. Ciò nonostante l’appuntamento si preannuncia già imperdibile dato che i, insieme a Merritt, i Magnetic Fields saliranno sul palco nell’inedita veste di sestetto, portandosi dietro 50 anni di artefatti sia musicali (computer d’annata, registratori a bobina, strumenti inventati da poco) sia decorativi (tiki bar, moquette, riviste vintage a disposizione di musicisti senza lavoro).
I sette musicisti, inoltre, suoneranno sette strumenti diversi, sia tradizionali (violoncello, charango, clavicordo) o inventati negli ultimi 50 anni (chitarra slinky, Swarmatron, sintetizzatore) rispecchiando così quello che è stato il lavoro in studio di Merritt, capace di registrare 50 Song Memoir utilizzando più di cento strumenti, dall’ukulele al piano, dalla drum machine all’abacus.
50 Song Memoir è un disco imperdibile per tutti i fan del lavoro di Merrit e della sua voce inconfondibile con i Magnetic Fields, con la raccolta che vede al suo interno anche un libro di di 100 pagine con una lunga intervista di Daniel Handler e copie dei testi scritti a mano da Merritt di cui potete vederne alcuni qui sotto. Ma le sorprese non finiscono qui dato che preordinando l’album, potrete scaricare i cinque brani scelti da Merritt come i più rappresentativi, ognuno per un decennio della sua vita: ’74: No, ’86: How I Failed Ethics, ’93: Me and Fred and Dave and Ted, ’02: Be True to Your Bar, ’13: Big Enough for Both of Us.