J-Ax ha dedicato a Eric Clapton e ai lavoratori della musica uno dei suoi “2 centesimi”, i brevi video in cui dice la sua su fatti di attualità e polemiche del giorno. Oggetto: la decisione del chitarrista inglese di non esibirsi per platee “discriminate”, ovvero composte solo ed esclusivamente da vaccinati, un metodo utilizzato in vari Paesi tra cui gli Stati Uniti (vedi il caso dei Foo Fighters), il Regno Unito (da cui la reazione di Clapton) e dal 6 agosto in Italia, dove però oltre a green pass o tampone saranno ancora abbinate capienze limitate (lo abbiamo spiegato qui).
«Così quando andrete a un suo concerto non sarà solo di noia il modo in cui potrete morire», dice J-Ax. «A parte gli scherzi, trovo irresponsabile non solo il messaggio di un artista così influente, per fortuna influente solo per i boomer, ma anche tutto lo spazio che la stampa dà a stronzate simili».
«Ci sono decine di migliaia di lavoratori dello spettacolo fermi da un anno e mezzo, persone che hanno figli, mutui e problemi che tutti abbiamo, solo che i governi si sono dimenticati di loro, perché i politici hanno sempre abbandonato la musica e la cultura».
E infine, tornando su Clapton e citandone la celebre cover di Cocaine di J.J. Cale: «Ora che possiamo finalmente riaprire in sicurezza, dobbiamo sentire queste stronzate che ci riporterebbero a chiudere tutto per mesi. Forse a qualcuno la Cocaine non è ancora scesa».
Ecco il messaggio integrale di J-Ax:
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Tra le reazioni dei colleghi italiani, un «grande Ax» di Mario Biondi e un commento di Nina Zilli su Clapton: «E si scoprì che peró lui era vaccinato 😂😂😂😂😂😂 con tutto il rispetto per il grandissimo artista, ovviamente a me non annoia per niente, anzi 😍 ma mi pare che “l’uomo” sia rimasto “un po’ estremuccio” 🥴🙈 Quando dici “separare la persona dalla sua musica”. Ecco».