Dopo le critiche di Cedric Bixler-Zavala e le accuse di Chrissie Carnell Bixler, sono arrivate quelle di Jaime Bennington. Il figlio di Chester Bennington, storico cantante dei Linkin Park morto suicida nel luglio 2017, ha criticato Mike Shinoda per aver scelto come cantante Emily Armstrong pur sapendo della sua affiliazione a Scientology e del suo (presunto) ruolo nella difesa in tribunale dell’attore Danny Masterson, anch’egli membro della chiesa condannato per stupro.
Shinoda ha criticato chi fatica a capire i “nuovi” Linkin Park. Jaime Bennington gli ha risposto iun una serie di storie di Instagram: «Ehi Mike! La gente non fatica ad accettare l’idea che i Linkin Park si reinventino. Fatica ad accettare il fatto che tu abbia ingaggiato la tua vecchia amica Emily Armstrong per rimpiazzare Chester pur conoscendo la storia di Emily nella chiesa e il suo appoggio a Danny Masterson».
Non solo. Shinoda avrebbe «cancellato la vita e il lascito di mio padre» proprio durante «il mese mondiale per la prevenzione del suicidio» rifiutandosi di «riconoscere l’effetto che ha ingaggiare una come Emily senza rilasciare una dichiarazione chiarificatrice sulle tante vittime che costituiscono la vostra fan base».
Così facendo, Shinoda avrebbe tradito l’essenza stessa dei Linkin Park, la fiducia dei fan e della famiglia Bennington. «Sei solo invecchiato o forse sei diventato insensibile». Il tutto è accompagnato da un «ti taggherei, ma hai bloccato le interazioni perché non ti piace quel che dico» e dal dubbio che Shinoda abbia mentito (o si sia semplicemente sbagliato) nel ricordare in una intervista quando ha conosciuto Emily Armstrong, se nel 2019 o nel 2017. «Chissà chi vi ha fatti conoscere», scrive sibillino.