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L’amore di Bono per Jay Z: «È l’arcangelo dell’hip-hop»

Mr. Carter, il primo rapper a entrare nella Songwriter Hall of Fame, ha approfittato dell'occasione per ringraziare 90 rapper su Twitter

Jay Z non si è fatto vedere durante la cerimonia che l’ha introdotto nella Songwriters Hall of Fame. Per alcuni non è stata una sorpresa – a causa della gravidanza di Beyoncé -, per altri invece si, soprattutto perché in sala era presente un po’ tutta la sua famiglia: mamma, nonna, sorelle e molti amici.

Il rapper, il primo della storia a entrare nella Hall of Fame, non si è presentato sul palco. Al suo posto l’amico publisher Jon Platt: «Questa sera sono qui al posto del mio amico Shawn Carter, che tutti conoscerete come Jay Z. Non so spiegare quanto questo premio sia importante per me… ops, scusate, non è il mio premio (risate in sala, nda). Jay è davvero dispiaciuto, voleva esserci», il discorso di Platt è stato semplice ma efficace.

L’introduzione del rapper nella Hall of Fame è stata accolta positivamente da tutto il mondo della musica. Bono, un artista che di certo non ha molto a che fare con il mondo hip hop, ha speso parole al miele per Mr. Carter: «È l’arcangelo dell’hip-hop. I suoi testi e la sua musica hanno raccontato tante emozioni diverse: rabbia, amore, tristezza e gioia. Molti di noi l’hanno conosciuto con Hard Knock Life (Ghetto Anthem), un racconto perfetto della bellezza della gioventù e della realtà in cui viveva». Anche Jon Bon Jovi ha voluto dire la sua: «Hanno inserito Jay Z nella Songwriters Hall of Fame? Perchè cazzo ci avete messo così tanto?»

E Jay Z? A quanto pare le dichiarazioni di Jon Platt erano genuine: il rapper ha cercato di farsi perdonare intasando la rete con 13 tweet pieni di nomi di artisti del passato e del presente. Un’infinita lista di ringraziamenti che si è conclusa citando Barack Obama, «il più grande rapper di tutti i tempi». Ecco i messaggi:

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