Jerry Lee Lewis, leggenda del rock’n’roll celebre per le performance dinamiche al pianoforte, è morto nella sua casa di Desoto County, Mississippi. L’addetto stampa di Lewis ha confermato la sua morte a Rolling Stone, ma non sono ancora chiare le cause del decesso. Il musicista aveva 87 anni.
Ieri, una breaking news lanciata da TMZ aveva erroneamente annunciato il suo decesso ed è stata rettificata dopo alcune ore. Nato il 29 settembre del 1935 a Ferriday, in Louisiana, negli anni Lewis ha coniato uno stile personalissimo e riconoscibile, incentrato su una felice contaminazione tra rhythm & blues e boogie-woogie che ha fatto la storia del rock’n’roll.
Noto per successi come Whole Lotta Shakin’ Goin’ On e Great Balls of Fire, ma anche per il matrimonio con la cugina tredicenne, Jerry Lee Lewis ha vinto quattro Grammy, tra cui uno alla carriera. Una parte della sua storia è raccontata nel film del 1989 Great Balls Of Fire, dov’era interpretato da Dennis Quaid.
Non si è dedicato solo al rock’n’roll. A cominciare dall’album del 1969 Another Place, Another Time, ha centrato qualcosa come una ventina di hit country finite nelle Top 10 americana, tra cui What Made Milwaukee Famous (Has Made a Loser Out of Me). Quattro di queste hit sono andate anche al numero uno e si è classificato in alto anche nella classifica dei 100 più grandi cantati country di tutti i tempi di Rolling Stone.
In un’intervista del 2020, ci aveva raccontato la sua routine degli ultimi anni trascorsi in casa in compagnia di sua moglie Judith Coghlan. «Più che altro riposo, guardo la tv, faccio gli esercizi che devo fare», spiegava. L’anno prima un infarto gli aveva tolto l’utilizzo della mano destra, costringendolo a cancellare un tour mondiale che l’avrebbe portato a suonare in posti prestigiosi come il New Orleans Jazz Fest.