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John Lydon attacca Taylor Swift: «È incredibilmente noiosa, non ha più nulla da dare»

Durante un'intervista l'ex frontman dei Sex Pistols si è scagliato anche contro Lady Gaga e ha raccontato di quando rifiutò una collaborazione con i Daft Punk

Foto: Chiara Meattelli

John Lydon, ex frontman dei Sex Pistols e fondatore dei Public Image Ltd., ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo in una nuova intervista concessa a NME, in cui ha espresso senza mezzi termini il suo disprezzo per alcune delle più grandi star della musica pop contemporanea, tra cui Taylor Swift e Lady Gaga.

Durante la rubrica Does Rock N Roll Kill Braincells?!, Lydon ha riflettuto sulla sua carriera e espresso alcune opinioni non proprio amichevoli su altri artisti, tra cui la scena punk-rock contemporanea: «Non ha molto senso. Non devo per forza ascoltare tutto», ha detto il cantante parlando di band come IDLES, Fontaines D.C. e Bob Vylan.

Più duro, invece, nei confronti di Lady Gaga, di cui un tempo era estimatore. Ora l’ex Sex Pistols ha cambiato decisamente idea: «Era un’artista con molte sfaccettature e un’estetica sofisticata, molto vicina all’epoca di Bowie e al pop nella sua forma migliore. Oggi sembra uscita da un mondo parallelo. Recita nei film e non mi piace come persona. Non penso trasmetta nulla di positivo. Non sento l’anima, non sento il cuore in quello che fa».

Non è stata risparmiata nemmeno Taylor Swift: «È incredibilmente noiosa. C’è una lunga tradizione di cantanti di questo tipo in America: puro intrattenimento pop per adolescenti». «Non ha più nulla da offrire», ha continuato il cantante «Si rifugia in un’estetica da ballo della scuola. Finirà a Las Vegas, perché quello è l’unico posto che le è rimasto. E non è certo un futuro glorioso».

Lydon ha inoltre rivelato di aver rifiutato in passato una collaborazione con i Daft Punk: «Mi sembrava tutto troppo artefatto, troppo uno show da studio, senza il divertimento che ho avuto con i Leftfield quando ho registrato Open Up, che adoro. I Daft Punk erano troppo seri, volevano essere techno a tutti i costi. Non mi piacciono i tipi che si esibiscono con i caschi e chiamano definendola una performance live!»

Nel corso dell’intervista, aveva anche definito “un karaoke” il tour di reunion dei Sex Pistols insieme a Frank Carter. «Il poveretto! Si rende conto in cosa si è cacciato? Bravo lui, è una grande opportunità, ma c’è qualcosa di più oscuro dietro. È quasi una mossa maliziosa. E comunque è un karaoke, niente di più. I tre buffoni di quella band hanno avuto decenni per scrivere nuove canzoni. Mi piacerebbe sentire quelle, invece».

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