Sta tornando con i suoi The Voidz anche se sono i molti a sperare in un ritorno attesissimo come quello degli Strokes, ma Julian Casablancas non è mai stato un tipo da pantofole e caminetto e oggi è tornato con una dichiarazione delle sue.
L’occasione era un’intervista rilasciata alla testata Vulture e Casablancas stava ipotizzando un mondo ideale, in cui Ariel Pink è famoso tanto quanto il collega Ed Sheeran. Tuttavia, chiamato a dare un giudizio sulla carriera di Pink, l’ex frontman degli Strokes si è lanciato in un paragone un po’ azzardato, mettendo sullo stesso piano l’autore di Picture Me Gone a una leggenda del rock & roll, ovvero Jimi Hendrix.
«La gente non realizza che per Hendrix ci sono voluti anni prima che venisse acclamato com’è ora», ha detto Casablancas. «Se guardi le classifiche dell’epoca, non era nemmeno tra i primi 300. Hendrix non aveva hit».
La parola è quindi passata al giornalista, che ha risposto a Casablancas ricordandogli che, in realtà, Hendrix era già molto famoso in vita: «Perché lo stai guardando attraverso la lente revisionistaı, ha ribattuto il cantante, aggiungendo: «Da quanto ho visto credo che Hendrix non abbia mai avuto successo commerciale». Tuttavia, una volta rinfrescata la memoria al cantante, ricordandogli che proprio la leggendaria performance di Hendrix chiuse un evento epocale come Woodstock, il frontman si è limitato a un “Okay”.
Inoltre, se Casablancas sta per tornare sulla scena con il nuovo album realizzato insieme ai Voidz – intitolato Virtue e in arrivo il prossimo 30 marzo – non ha dimenticato, tuttavia, di parlare anche degli Strokes anche se, come sempre accade quando il cantante parla della band, con toni decisamente evasivi: «Agli Strokes stavo pensando proprio oggi. Forse mi stavo prendendo in giro ma agli inizi era fantastico e amavo ciò che facevamo», ha detto Casablancas. «Volevo solamente fare dei progressi musicali. E devi essere davvero duro con te stesso. Facevamo delle demo e c’era tanta gente cui piacevano e voleva pubblicarle così, ma io ero contrario, non ero mai soddisfatto del risultato. L’ho sempre fatto con gli Strokes, pensavo sempre “Questo pezzo non è abbastanza, devo fare di più”: Voglio evolvere e fare cose sempre più difficili: cose che ricordino i Black Sabbath, i Nirvana, i Doors – musica che non è mainstream ma che è riuscita a irrompere nel mainstream».
«Ho appena visto Annientamento e parlavo con delle persone del fatto che Natalia Portman abbia fatto anche i film di Thor. In Annientamento è pazzesca, credo faccia certi ruoli per passione e altri probabilmente più per pagare le bollette. Credo che gli attori lavorino così ma non significa che a loro non piaccia ciò su cui stanno recitando. È un tipo di energia diverso. La stessa situazione potrebbe essere applicata a me e alle mie band».