«Sono andato a farmi la doccia e mi sono venuti in mente tipo sei tweet. Vediamo se me li ricordo». Da un paio d’ore Kanye West sta twittando senza alcun freno di nazisti, ebrei, neri, soldi, bambini in sedia a rotelle, am anche aborto, di woke, della moglie Bianca Censori. È persino difficile stargli dietro, scrive e a volte cancella poco dopo. «Dico quel che penso e se non riesci a sopportarlo, vai a farti fottere». Si vanta del fatto che i suoi tweet, anche quelli più estremi, non avranno conseguenze, ma dice che «se stanotte perdessi tutto, ne sarebbe valsa la pena. Ora posso morire».
Lo mette in chiaro: «Sono razzista. C’è una ragione se esistono gli stereotipi». È uno dei temi di questo super sfogo su X, assieme a Hitler, che vorrebbe “normalizzare”. «Amo Hitler», scrive, e «sono un nazi». Gli ebrei che vogliono fare affari con lui «sappiano che non mi piace e che non mi fido di nessun ebreo». E ancora: «Chiamatemi pure Yaydolf Yitler, ma le vostre puttane vogliono comunque scoparmi. Hitler was sooooo fresh».
Ye ringrazia Elon per avere acquistato X, ma dice che all’insediamento, quando ha steso il braccio, gli ha rubato il suo «Nazi swag». È antisemita? «Non so nemmeno cosa significhi antisemitismo. Sono solo cazzate che gli ebrei si sono inventati per proteggere le loro stronzate». Non si scusa per queste frasi: «Succhiatemi il cazzo: come vi sembra come scusa?». Ripete più volte che dei commenti degli utenti se ne frega, non importa se positivi o negativi, non li legge nemmeno.
Scrive che i bambini neri «vengono abortiti per le cellule staminali, l’aborto è omicidio e lo spingono nelle comunità nere e latine». Si compiace di avere negato delle foto su Make-A-Wish a dei bambini in sedia a rotelle. Se la prende con i neri che non lo hanno difeso «quando mi hanno cancellato. Volevano stare al sicuro. Hanno aspettato che tornassi in buoni rapporti con gli ebrei per riprendere a frequentarmi».
Torna sull’appoggio a Puff Daddy e sulla necessità di difendere gli imprenditori neri. È talmente forte che «pur stando dalla parte di Puff il prossimo anno vincerò 20 Grammy e farò il Superbowl». Odia i rapper. «Non ascolto rap, non so nemmeno più chi fa rap. Yuno Miles è il mio artista preferito». La sua priorità sono i soldi. «Sono un miliardario di 47 anni, perché cazzo dovrei sentire rap? Nel rap non c’è nulla che di buono per la mia agenda o che mi aiuti a fare i soldi».
Uno degli obiettivi dei tweet è «quella roba woke. Mettono delle puttane grasse in passerella, ma nessuno vuol vedere quella roba. È malsano. Promuove l’obesità». E su Bianca Censori: «Domino mia moglie. Sta con un miliardario. Perché dovrebbe prestare ascolto a voi stronze senza un soldo? La gente dice che il look sul red carpet è stata una sua decisione. Sì, non la costringo a fare niente che non voglia, ma non avrebbe potuto farlo senza la mia approvazione». E del resto si chiede com’è che certi uomini «pagano tutto e si fanno comunque comandare dalla loro puttana».