La cantante Ke$ha è tornata a parlare dopo aver vinto il Human Rights Campaign’s Visibility Award, un premio che le è stato riconosciuto in seguito al suo impegno nella lotta per i diritti LGBT.
«Ho sempre avuto una fortissima connessione con il mondo LGBT. Sono sempre stata una ragazzina particolare, strana. Venivo esclusa. Mia madre mi ha insegnato ad amare tutto e tutti. E soprattutto a considerare tutti uguali. Spesso mi sono sentita una disadattata e ho cercato conforto avvicinandomi ad altre persone che, come me, non erano considerate “normali”. Persone che venivano bullizzate semplicemente perché erano loro stesse. Per questo ho iniziato a fare musica, era il mio modo di evadere. E ho iniziato a fare canzoni su persone che celebrano se stesse. Un modo per fare sentire gli “outsider” meno soli. Questa è una nazione basata sull’eguaglianza, ma non tutti hanno gli stessi diritti. È inaccettabile. E lotterò fino al giorno della mia morte affinché tutti possano essere considerati unici per come sono».
Nel discorso, durato oltre 10 minuti, Ke$ha ha inoltre parlato dei problemi che sta attraversando in questo periodo: «Come molti di voi sapranno questo non è un bel periodo per me. Voglio solo ringraziare tutti per il supporto che ho ricevuto e che sto ricevendo» ha detto la cantante trattenendo a stento le lacrime.
Solo due settimane fa il giudice di NY ha negato a Ke$ha l’ingiunzione che le avrebbe permesso di registrare nuova musica al di fuori dalla sua etichetta Sony Music, il che la costringerebbe ancora a lavorare con Dr. Luke, il produttore accusato di averla violentata. Nei giorni successivi all’udienza una grandissima fetta di mondo pop si è mobilitata per dimostrare supporto alla cantante, sia con aiuti economici che con messaggi di solidarietà che hanno creato un fortissimo eco sui social. Da Taylor Swift a Lady Gaga passando per Lorde e moltissimi altri.
«La fama è una cosa strana, non naturale, che può avere dei risvolti oscuri. Ma io sono felice perché mi dà la possibilità di fare qualcosa per gli altri. È la parte migliore. Non abbiate paura di farvi avanti e non permettete a nessuno di intaccare la vostra unicità».