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Kid Rock ha annunciato il suo festival itinerante trumpiano per «patrioti timorati di Dio»

Ci saranno fiumi di birra e i Nickelback

Foto: Stephen J. Cohen/Getty Images

Un festival rock per «patrioti timorati di Dio». Così Kid Rock ha annunciato l’edizione 2025 di Rock the Country. Sul poster campeggia la scritta “A festival for we the people”, espressione presa dal preambolo della Costituzione americana che è stata adottata da Trump nella sua campagna elettorale.

«Entra a far parte del movimento», scrive Kid Rock, che com’è noto è uno dei più accesi e convinti sostenitori di Trump fra i musicisti americani (a questo link potete leggere di un incontro-scontro con un giornalista di Rolling). «Rock the Country è più di un festival: è un movimento, un raduno di patrioti operosi e timorati di Dio che amano l’America e credono nel potere che ha la musica dal vivo di unire le persone. Qui la birra scorre, l’amore abbonda e la musica vien giù come un monsone».

Il festival itinerante si terrà in 10 città nell’arco di 10 weekend tra aprile e luglio 2025, “10 small towns, 10 massive shows” da slogan. Kid Rock e i Nickleback si saranno in tutte le date, nelle altre si alterneranno artisti country e rocker sudisti come Lynyrd Skynyrd, Hank Willians Jr, Travist Tritt e altri. Fun fact: per accedere alla prevendita bisogna digitare il codice “cowboy”.

Kid Rock, nome d’arte di Robert Ritchie, ha reagito alla vittoria di Trump postando su Instagram un video diviso in due parti. Nella prima, intitolata “Kid Rock election reaction”, appare con una tuta rosso fiammante, cappello con la scritta “Maga”, occhiali da sole e sigaro in bocca. Prende il microfono dall’asta, ma poi lo lascia cadere senza dire niente, si tocca il pacco e fa il dito medio.

Nella seconda parte, “Bob Ritchie election reaction”, il musicista è vestito in modo più dimesso ed è decisamente più moderato. Invita i supporter di Trump a ricordare che «per la gran parte, i nostri amici di sinistra sono brave persone che vogliono le stesse cose che vogliamo noi, solo pensano che le si possa ottenere in modi diversi. È il momento per il nostro grand’uomo di porgere un ramoscello d’ulivo e unire tutte le persone ragionevoli di questa grande nazione».

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