Girl In A Band, l’autobiografia della cantante e bassista dei Sonic Youth Kim Gordon, è uscita questa settimana. La fondatrice del gruppo sta promuovendo il libro in un tour, rispondendo a domande insieme ad altri ospiti. Il lungo viaggio (a cui parteciperanno personaggi come Carrie Brownstein delle Sleater-Kinney, Bruce Pavitt di Sub Pop e Aimee Mann) è iniziato l’altra sera alla Brooklyn Academy Of Music, dove la produttrice del documentario Margaret Bodde ha moderato la conversazione fra varie clip video.
Durante ognuna di queste conferenze di 90 minuti, la Bodde si è servita delle clip per balzare da un argomento all’altro, tenendo sempre come punto centrale l’avventura della Gordon con i Sonic Youth. «È stata una sfida», ha detto la cantante parlando del libro: «All’inizio ero un po’ perplessa perché mi sembrava troppo convenzionale, ma non ci ho fatto troppo caso.»
Ecco otto cose non troppo convenzionali che ho imparato nell’intervista alla Gordon:
1. Durante il tour del 1991, i fan di Neil Young odiavano profondamente i Sonic Youth
«A seconda della capienza dell’arena, i fischi erano forti o semi-forti,» ha raccontato la cantante. «E per i pochi nostri fan in sala c’era solo odio e ostilità dai fan di Neil Young, in netta maggioranza. Ho imparato a non guardare il pubblico perché spesso mi beccavo qualche dito medio da un hippie. Per definizione dovrebbe essere gente pacifica, ma se suoni a Buffalo o in qualche altra città operaia possono essere davvero conservatori e di idee ristrette.»
2. A Young però piacevano i Sonic Youth
«Di sicuro gli piacevano alcune nostre tracce come Expressway to Yr. Skull. Gli piaceva fare ginnastica sotto il palco mentre la suonavamo.»
3. A Neil piacevano le spogliarelliste, tanto
Proseguendo con le confessioni, la Gordon si è soffermata su un aspetto di Neil Young che all’epoca l’aveva scossa molto. «Cominciavo a rendermi conto di come gira nel rock mainstream e di quanto possono essere sessisti i tuoi eroi. A Young piacevano le spogliarelliste, non ho niente contro la categoria ma mi sembrava davvero strano. Mi sembrava forte il contrasto fra la sua musica e quello che in realtà faceva per svagarsi un po’ nei tour. Ne ridevamo, non che giudicassimo.»
4. La Gordon adora Iggy Pop
«In una certa misura, Iggy è un minimalista e ha sempre puntato sulla visceralità e fisicità del rock. Questa cosa ti cattura e lui lo sa bene.” Ha raccontato la Gordon dopo aver mostrato una clip degli Stooges. «È immenso, un performer incredibile.»
5. Ma si è vergognata cantando I Wanna Be Your Dog con lui
«È dura apparire con lui», parlando delle esibizioni del 1987 e 1993 insieme al frontman degli Stooges. «Per quanto fosse bello salire sul palco e cantare insieme a lui I Wanna Be Your Dog, il risultato era un po’ stupido. È un brano che funziona se cantato da una persona, se lo si canta in due non viene di certo come Cher e Sonny o roba simile. Qualcuno prevarrà sempre sull’altro.»
La performance dei Sonic Youth con Iggy nel 1987
6. All’epoca fu molto colpita dall’imprevedibilità di Kurt Cobain
«Penso che Kurt volesse apparire diverso e spontaneo ad ogni concerto» ha detto dopo aver visto i Nirvana suonare School nel film 1991: The Year Punk Broke. «C’era qualcosa di davvero distruttivo nell’esibizione, alcune sere ha creato il vero caos. Davvero uno spettacolo.»
7. Una delle sue scene preferite del film Blow-Up è quella in cui gli Yardbirds distruggono le loro chitarre
«La gente parla molto degli anni Sessanta, ma nessuno dice mai di quanto fossero punk rock,» parlando dopo aver proiettato la clip in cui Jeff Beck pesta la propria chitarra davanti ad un pubblico fino a quel momento disinteressato. «Mi eccita guardarlo distruggere quella chitarra perché rispecchia ciò che stava succedendo nella cultura e società di quegli anni: tutto stava andando a rotoli e la gente era davvero incazzata.»
8. Sta cercando altre forme di espressione ma non si è ancora stancata della musica
“Attualmente mi sto concentrando sulle arti visive, ma adoro anche suonare con Bill Nace e i Body/Head. Ho alcune scadenze perciò non devo distrarmi. Dopodiché penso registreremo altri dischi insieme e faremo tanti concerti. Ma non ho più intenzione di fare tour infiniti.»