Continua la saga Tenacious D e il destino di Kyle Gass. Dopo le proteste per la frase sull’attentato a Trump detta in concerto a Sydney, «la prossima volta non sbagliate mira», il tour è stato cancellato e l’attività del duo sospesa, come ha scritto Jack Black in un messaggio in cui s’è detto spiazzato dall’uscita dell’amico che aveva suscitato tra l’altro la reazione di un senatore australiano che invocava l’espulsione del gruppo dal Paese.
Dopo lo scoppio della polemica, Gass ha chiesto scusa con un post sui social: «La frase che ho improvvisato sul palco domenica sera a Sydney era decisamente inappropriata e pericolosa, è stato un grande errore. Non giustifico la violenza d’alcun tipo, in nessuna forma, nei confronti di chiunque. Il fatto accaduto è tragico e sono oltremodo dispiaciuto per la mia totale mancanza di giudizio. Chiedo scusa alle persone che ho deluso e mi dispiaccio per il dolore che ho provocato».
Le scuse non sono evidentemente bastate a Michael Greene, l’agente di Gass che ha detto a Rolling Stone US che «ci siamo separati dopo quel che è successo a Sydney».
Dato lo stato delle cose e la natura politica della controversia, a questo punto non è chiaro se e quando la band riprenderà l’attività e se prenderà parte all’annunciato tour di Rock the Vote, l’organizzazione non-profit che invita i giovani americani a registrarsi per votare alle elezioni. I concerti, cinque in tutto in Ohio, Indiana, Wisconsin, Michigan e Pennsylvania, sono previsti a ottobre, prima delle presidenziali.
Al fine di raccogliere fondi per l’organizzazione, quattro anni fa la band ha pubblicato una cover di Time Warp, dalla colonna sonora del Rocky Horror Picture Show, in cui il verso “it’s just a jump to the left” diventava un invito ammiccante a votare per il ticket Biden-Harris.
Vi apparivano tra gli altri la senatrice Elizabeth Warren, l’attuale Segretario dei Trasporti Pete Buttigieg, Susan Sarandon, Sarah Silverman, John Waters, Jamie Lee Curtis, Karen O, Reggie Watts, Ezra Miller, Phoebe Bridgers.