«Pronto per l’Europa», scriveva sui social Roger Waters poche ore fa. Un pezzo di Europa però non è pronto per lui. Dopo la cancellazione di due concerti in Polonia, ora è la città di Francoforte a opporsi all’esibizione del musicista prevista il 28 maggio alla locale Festhalle.
Come si legge nel portale ufficiale della metropoli tedesca, «la città di Francoforte sul Meno e lo Stato dell’Assia, in qualità di azionisti di Messe Frankfurt GmbH, incaricano gli amministratori delegati di Messe Frankfurt GmbH (…) di annullare per giusta causa il (…) contratto stipulato per l’organizzazione del concerto di Roger Waters nella Festhalle di Francoforte sul Meno il 28 maggio 2023».
La giusta causa sarebbero le posizioni di Waters contro Israele, paragonato al Sud Africa degli anni dell’apartheid. L’autorità municipale si sente in obbligo di «lanciare un chiaro segnale contro l’antisemitismo» e suggerisce perciò la cancellazione anche degli altri concerti previsti in Germania, a Berlino, Monaco e Colonia.
Anche se il divieto non è ancora legalmente vincolante, scrive oggi il Bild, è improbabile che Waters si esibisca alla Festhalle. In caso di cancellazione, rivela un insider alla testata, Waters potrebbe ricevere un risarcimento che potrebbe raggiungere i 2,7 milioni di euro pagati in parte dalla città (per una quota del 60%) e in parte dall’Assia (40%).
Un portavoce del promoter FKP Scorpio ha dichiarato a Bild che «abbiamo preso atto della decisione del magistrato e siamo in contatto con Messe Frankfurt».
Waters porterà il suo «primo tour d’addio» This Is Not A Drill in Italia il 27, 28, 31 marzo e 1 aprile al Forum di Assago (MI) e il 21, 28 e 29 aprile alla Unipol Arena di Bologna.