La figlia di Chris Cornell contro TMZ e le foto di Liam Payne: «Rivivo il trauma della morte di mio padre» | Rolling Stone Italia
Dalla parte dei figli

La figlia di Chris Cornell contro TMZ e le foto di Liam Payne: «Rivivo il trauma della morte di mio padre»

La testata è stata criticata per aver pubblicato foto del cadavere dell'ex One Direction e della sua stanza d'albergo. Un evento chea Toni ricorda quanto successo col padre: «Si preferisce il sensazionalismo alla decenza. Per me un trauma indescrivibile»

La figlia di Chris Cornell contro TMZ e le foto di Liam Payne: «Rivivo il trauma della morte di mio padre»

Toni Cornell

Foto: Nina Prommer/EPA-EFE/Shutterstock

Toni Cornell, la figlia di Chris Cornell, ha esternato sui propri social il disgusto per come TMZ ha raccontato la morte di Liam Payne. Sono stati in molti, infatti, ad attaccare la testata americana per aver pubblicato le foto del corpo senza vita dell’ex One Direction. TMZ, che ha fatto del giornalismo scandalistico la propria filosofia, ha deciso in seguito di rimuovere quei contenuti.

«All’indomani della tragica scomparsa di Liam Payne, mi sento in dovere di parlare delle disgustose e angoscianti foto pubblicate da TMZ, che includono immagini esplicite del suo corpo e della sua stanza d’albergo», ha scritto Toni Cornell paragonando quest’esperienza a quella provata alla morte del padre, morto suicida il 18 maggio 2017: «Avendo visto quelle foto non posso che riflettere sulla mia esperienza e su quando TMZ ha pubblicato delle immagini esplicite sulla morte di mio padre».

La story del profilo Instagram di Toni Cornell

Continua Toni: «Quando avevo 12 anni mi sono imbattuta in quelle foto mentre scrollavo dal mio iPad. È stato un trauma indescrivibile che mi porto dietro ancora oggi. Sette anni dopo TMZ non ha ancora avuto la decenza di rimuoverle. Credo debba essere fatto. Che le foto di Liam siano state tolte non significa però nulla. Non avrebbero mai dovuto essere pubblicate. Mi spezza il cuore pensare che Bear, suo figlio di 7 anni, possa magari vederle un giorno e soffrire come ho sofferto io».

Toni Cornell ha fatto seguito a quanto in parte già detto dalla ex compagna di Liam Payne, la cantante Cheryl Cole, che aveva pregato i media e il pubblico di «lasciare quel poco di dignità rimasta» a Payne. Conclude Cornell: «Sono ancora scioccata per come la privacy degli esseri umani e delle loro famiglie non viene rispettata dal pubblico e dai media, specialmente in occasione di tragedie come queste, in cui viene preferito il sensazionalismo alla decenza. Non è così che un artista e un padre deve essere ricordato».

Qualche giorno fa Michael Babcock, executive producer di TMZ, ha così motivato la scelta della testata parlando con Fox 5: «Quando sono arrivate le foto, la polizia non aveva ancora confermato che si trattasse di Liam. Su TMZ è stata pubblicata un’immagine, senza volto, che mostrava un braccio e un addome dove erano visibili alcuni tatuaggi molto riconoscibili. La foto è stata utilizzata come metodo per confermare l’identità della persona, visto il corrispondere dei tatuaggi, in un momento in cui la polizia non si era ancora espressa. Una volta confermata l’identità, ovviamente, la foto è stata rimossa».