Per capire davvero quanto sia importante Bob Marley per la Giamaica, dovete andarci. Dal momento in cui arrivate sull’isola, l’influenza della superstar del reggae come figura spirituale fondamentale, musicista e leader rivoluzionario è inequivocabile. La sua musica risuona in tutto il Paese, e praticamente in ogni resort turistico si esibiscono band che eseguono il repertorio degli Wailers. Vedrete il volto di Marley dipinto sulle pareti delle baracche, sui muri degli edifici a fianco a quello di Barack Obama, stampato su magliette e tute e riprodotto in formato gigante sui manifesti all’aeroporto. Santuari di Marley compaiono ovunque: dalle campagne di Nine Mile dove è nato al ghetto di Trench Town dove ha iniziato a fare musica, alla villa al n.56 di Hope Road dove ha vissuto da star. E poi ci sono altri luoghi sparsi per tutto il Paese, dalle sue spiagge preferite a una specie di tempio segreto dei vinili reggae più rari, fino a una cascata alle porte di Kingston. Purtroppo non sono molti i visitatori che si spingono fino a vedere la vera Giamaica di Bob Marley. Non fate questo errore. Se volete davvero conoscere la grandezza di questa isola, passate qualche giorno sulle tracce di Marley tenendo gli occhi, le orecchie e la mente aperta.
KINGSTON
Dal ghetto di Trench Town alla villa elegante in cui Marley ha passato gli ultimi anni della sua vita
La capitale e porto principale della Giamaica si estende dal mare fino alle Blue Mountain ed è una delle città più grandi dei Caraibi. È un tappeto infinito e folle di torri di vetro che ospitano uffici, ville fortificate, enormi baraccopoli e tutto quello che ci può stare in mezzo. È anche la soluzione più naturale per cominciare o terminare il viaggio sulle orme di Marley. Per il pellegrino di Marley è una meta che non si può evitare, perché ospita tre dei luoghi più importanti nella vita di Marley e soprattutto è il luogo che lui ha sempre chiamato casa. È anche il posto in cui sono nati i suoni dello ska e del reggae e dove ancora oggi si trovano le migliori etichette discografiche, i migliori studio e sound system.
Kingston è anche una città in cui pochi turisti si fermano, perché è considerata molto pericolosa. Non è una paura irragionevole: pochi anni fa nei quartieri più poveri ci sono state situazioni vicine alla guerra civile. Nel momento in cui è stato scritto questo articolo la situazione è più tranquilla, ma vale la pena controllare sempre le informazioni del Dipartimento di Stato prima di partire.
Il punto è che, finché vi muovete a Kingston come vi muovereste in qualunque altra grande città, non avrete problemi. I luoghi suggeriti in questa guida sono certamente destinazioni turistiche molto visitate. I taxi sono numerosi, economici e ben organizzati. Quando arrivate in aeroporto prendetene uno e fatevi portare in hotel, accertandovi che abbia in mostra la placca rossa della licenza ufficiale. Se il vostro tassista vi piace, chiedetegli un contatto: avere un buon tassista a disposizione è un’ottima mossa per esplorare la Giamaica. Una volta che vi siete sistemati, cominciate i vostro viaggio da qui.
The Bob Marley Museum
Dal 1975 fino alla sua morte nel 1981, questa maestosa villa in stile Georgiano, a pochi isolati dalla residenza del governatore della Giamaica e del sindaco nella zona più esclusiva di Kingston, è stata la casa e il quartier generale di Marley. È anche il luogo in cui è avvenuto uno degli episodi più neri della sua vita: sono ancora visibili i buchi dei proiettili dopo l’attentato del 1976, avvenuto mentre cercava di placare la violenza che stava dilaniando il Paese. Oggi la villa è un museo dedicato alla vita e alla musica di Marley, in cui sono esposti strumenti (tra cui la sua chitarra Les Paul), vestiti (la sua iconica camicia di jeans) foto rare, dischi d’oro e molto altro. Il luogo più potente è la camera da letto di Marley, incredibilmente semplice, che è stata mantenuta com’era al momento della sua morte, con un letto e la sua chitarra acustica preferita a forma di stella. Il vecchio studio Tuff Gong, dove ha registrato Survival nel 1979 e Uprising nel 1980, è ora una sala multimediale in cui al termine della visita viene proiettato un film. Tenete gli occhi aperti: la villa è di proprietà della famiglia Marley e capita di incontrare uno dei parenti di Bob.
56 Hope Road, Kingston 6; bobmarleymuseum.com
Tuff Gong International
Dopo la morte di marley, la sua famiglia ha trasferito lo studio Tuff Gong dal 56 di Hope Road a questo nuovo indirizzo. Le sale sono piene di strumenti che Marley ha usato in dischi classici degli Wailers, compreso un mixer vintage e un organo Hammond B3. Tuff Gong è ancora oggi uno dei migliori studi di registrazione di Kingston e viene usato regolarmente dai figli di Bob – Ziggy, Stephen e Damian – da nomi importanti della scena dancehall come Bounty Killer e Vybz Kartel e da artisti internazionali come Lauryn Hill, Snoop Dogg e Diplo. Se durante la vostra visita è in corso una session di registrazione, è probabile che abbiate la possibilità di assistere, altrimenti potete anche affittare la sala per realizzare uno dei vostri progetti. Da non perdere la macchina per stampare i vinili (in cui potete vedere come venivano fatti i singoli a 45 giri che hanno alimentato il boom della musica giamaicana negli anni ’60) e un eccellente negozio di dischi dove potere trovare cd e vinili rari.
220 Marcus Garvey Dr., Kingston; tuffgong.com.
Trench Town Culture Yard
Immortalata nel testo di pezzi classici come Trench Town Rock, Natty Dread e No Woman, No Cry, questa baraccopoli difficile è il posto in cui Marley è cresciuto dopo essere arrivato da ragazzino a Kingston dalle campagne. È una vasta zona fatta di baracche con il tetto in lamiera e alloggi popolari (motivo per cui Marley chiama la sua casa “giardino governativo” in No Woman, No Cry), che ha avuto un’influenza incredibile sulla musica popolare giamaicana. Oltre a Marley, Peter Tosh e Bunny Wailer, ha visto nascere altri artisti importanti come Toots and Maytals, gli Abyssinians e Joe Higgs. Se volete visitarla fatelo in taxi e certamente non di notte. Le guide sono generalmente dei residenti, che vi incontreranno all’ingresso di Trench Town e vi mostreranno la casa di Marley e altre attrazioni. C’è anche un piccolo museo sulla storia del quartiere. Chiedete alla guida di portarvi un po’ in giro: è una Giamaica che la maggior parte dei turisti non vede e vi darà un’impressione migliore del mondo in cui è nata la musica rivoluzionaria di Marley.
T. T. Culture Yard Museum, 6&8 1st St, Kingston; trenchtowncultureyard.com.
Rockers International Records
L’antico boulevard di orange Street nel centro di Kingston è il cuore dell’industria musicale giamaicana, in cui si trovano decine di negozi di dischi, studi di registrazione e sound system dai nomi leggendari come il Trojan di Duke Reid e il Beverley’s di Leslie Kong. «La chiamavamo Beat Street perché lì c’era il ritmo», mi disse Jimmy Cliff, amico di Marley. Non è rimasto molto, se si esclude la sede della Rockers International Records, un negozio pazzesco pieno di dischi impossibili da trovare, che un tempo era di proprietà del grande artista dub Augustus Pablo ed è tuttora gestito dalla sua famiglia. Praticamente è una macchina del tempo grande come un negozio per tornare all’epoca di Marley.
135 Orange St., Downtown Kingston; tel. 001/876/365-6179.
ALL’INTERNO DELL’ISOLA
Fuori da Kingston trovate i villaggi di montagna in cui Marley è cresciuto e le sue spiagge e cascate preferite
Kingston è piena di luoghi importanti nella vita di Marley, ma i veri viaggiatori avventurosi troveranno molto di più fuori dai confini della città. Per esempio, 62 miglia a nordovest, lungo strette strade di montagna che serpeggiano attraverso le colline, si trova il villaggio di Nine Mile, dove Marley è nato. Le guide offrono dei tour a piedi attraverso la fitta foresta pluviale, tra fattorie e verdissimi campi di marijuana.
The Nine Mile Museum & Bob Marley Mausoleum
Marley è nato in questo piccolo villaggio di montagna nel 1945, e ha vissuto qui fino a quando si è trasferito a Kingston da ragazzino. Nine Mile è anche il luogo in cui riposa. Il villaggio è diventato un santuario dedicato al suo abitante più famoso: i rastafariani del posto vi mostreranno la piccola casa in cui ha passato l’infanzia, il “cuscino di roccia” dipinto con i colori rasta su cui passava il tempo prendendo il sole in cerca di ispirazione e il mausoleo che divide con il fratellastro (il viaggio di due ore in taxi da Kingston costa 100$ e non è permesso scattare foto all’interno). Scoprirete i precetti della filosofia rasta, aneddoti poco noti della sua vita ed esecuzioni improvvisate delle sue canzoni; ascoltandole in un luogo simile, capirete meglio il suo mondo e la sua ispirazione.
Nine Mile, St. Ann Parish; tel. 001/876/ 843-0498.
Cane River Falls
Meno turistiche delle Dunn’s River Falls, ma altrettanto belle, le cascate di Cane River erano uno dei posti preferiti da Marley per meditare, rilassarsi e farsi una doccia in mezzo alla natura in puro stile rasta (in Trench Town del 1983, Marley canta: “Su fino a Cane River per lavarmi i dreadlocks / Riposo appoggiando la testa su una roccia”). A parte il rombo dell’acqua cristallina che arriva dalle Blue Mountain e scende formando una piscina naturale, le Cane River Falls sono una via di fuga dal rumore e dal traffico della capitale. Cercate la grotta di Three Finger Jack, chiamata così in onore di uno schiavo ribelle che la usava come rifugio. E guardatevi intorno: la vista della foresta pluviale che vi circonda è spettacolare quanto quella delle cascate.
Near Bull Bay, St. Andrew Parish.
Hellshire Beach
Marley amava le spiagge, e questo paradiso di sabbia bianca fuori Kingston era il suo posto preferito per fare jogging e giocare a calcio. Hellshire è pubblica e molto frequentata dagli abitanti di Kingston di ogni età e classe. È anche un paradiso per mangiare il pesce: lungo la spiaggia ci sono diversi chioschi che servono aragoste, dentici e pesci pappagallo e birra Red Stripe gelata a un prezzo ragionevole. Si possono fare attività sportive come il Jet Ski e nel weekend giganteschi soundsystem animano feste che durano fino all’alba.
Portmore, St. Catherine Parish.
Little Bay
Negril era una delle destinazioni preferite da rockstar come Bob Dylan, Rolling Stones e lo stesso Marley. Spiagge meravigliose, tramonti di una bellezza psichedelica e piccoli hotel dall’antica l’atmosfera, ma la maggior parte della città è oggi purtroppo invasa da spring breakers scatenati, bar di basso livello e venditori ambulanti. Meglio spostarsi 10 miglia più in là nel sonnolento villaggio di pescatori di Little Bay, uno dei luoghi meno visitati del percorso turistico sulle tracce di Marley: qui c’era la sua casa sul mare, costruita negli anni ’70. È stata danneggiata gravemente da un uragano, ma è ancora possibile vedere dove sorgeva. Little Bay ha una sorgente naturale dove Bob amava andare a fare il bagno, ottimi posti dove mangiare pesce e varie possibilità di alloggio. Cercate erba di prima qualità? La marijuana sensimilla che cresce qui è considerata la migliore dell’isola. È l’esperienza più simile alla Negril degli anni ’70, Little Bay è il posto in cui Marley si sentiva più a casa.
Westmoreland Parish.