La prima canzone del 2025 è di Andrea Laszlo De Simone. Si intitola Un momento migliore, il cantautore l’ha pubblicata a sorpresa oggi accompagnata da un messaggio. È la sua prima canzone da Il regno animale, che era contenuta nella colonna sonora del film di Thomas Cailley Le règne animal, premiata con un César.
«Non è la prima volta che pubblico una canzone la notte di capodanno», scrive il cantautore.« Eppure non ho mai amato particolarmente questo giorno. A livello globale (o quasi) è inteso come “il compleanno del Mondo” e a livello pratico coincide con un giorno rumoroso in cui scoppiano petardi e fuochi d’artificio. Se il Mondo fosse una persona e questo fosse davvero il suo compleanno sono abbastanza sicuro che organizzerebbe un party come quelli di certi personaggi di spicco a cui per una ragione o per l’altra ti senti costretto ad andare e finisci in una villa arredata con discutibile gusto; uno di quei contesti in cui i conoscenti si comportano come amici di una vita e raccontano, scoprendosi attori, l’unico aneddoto che avete in comune come se fosse uno dei tanti e lo avessero pescato a caso dal mazzo del vostro antico legame».
«Se quest’anno il Mondo dovesse invitarmi alla sua festa berrò un po’ di più e sarò sincero: gli dirò che pur continuando ad amare molto la vita, le persone e il contatto umano, ho difficoltà ad amare la società sia nelle sue manifestazioni concrete che nelle sue ambizioni e che da quando l’ho ammesso a me stesso non ho ancora capito bene come comportarmi. Gli dirò che non mi sento abbastanza preparato da ipotizzare soluzioni concrete né abbastanza presuntuoso da credere davvero di sapere cosa sarebbe meglio per lui. Gli parlerò di quanto io sia convinto del fatto che bisognerebbe fondare le proprie certezze nel dubbio, ovvero in quella crepa del pensiero che permette ad ogni idea di avere il medesimo diritto di esistere purché non si tratti di idee esplicitamente anti sociali».
«Dopodiché finirò sicuramente per parlargli del mio lavoro e del fatto che è un mestiere che prevede anche una parziale esposizione pubblica e gli confesserò che mi sono chiesto diverse volte se fosse il caso di assumere un ruolo rappresentativo di uno o di un altro concetto, ma che la verità è che sono disorientato, dunque non mi sento pronto a rappresentare niente. Gli dirò, in tutta onestà, che non ci sono bandiere che sarei davvero disposto a sventolare oggi, né vele che sarei pronto a spiegare, almeno finché il vento non avrà smesso di girare in tondo, e proverò a fargli capire dove mi sento ora: nell’occhio del ciclone, con un vortice fortissimo tutto intorno. In un momento di attesa che non dice niente di buono».
«Mondo, oggi ho bisogno di pensare a te come se fossi una persona in carne ed ossa, una persona sbagliata come me e come la maggior parte di noi. Oggi è il tuo compleanno e invece di sollevare polemiche voglio provare ad abbracciarti e dirti che sono fragile anche io e che vorrei fare la pace. Auguro sinceramente a te e a tutti noi Un momento migliore».