Il Festival di Sanremo torna a far parlare di sé: ieri l’AGCOM ha infatti sanzionato la RAI con una multa da 170mila euro.
In un comunicato, l’Autorità ha scritto che «Le violazioni accertate riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari e il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus».
Nel mirino, quindi, sia la promozione tout court della piattaforma sia la condotta del direttore artistico, che aveva inaugurato il suo profilo in diretta dal palco dell’Ariston con la complicità di Chiara Ferragni, superando in pochi giorni la soglia del milione di follower. Condotte che, a detta dell’AGCOM, sono da ritenersi di media gravità – come dimostrato dall’entità della sanzione, che si colloca a metà tra i 10mila e i 250mila euro previsti dalla normativa.
Come riporta Il Sole 24 Ore, per quanto riguarda la sanzione per pubblicità occulta, la commissaria Elisa Giomi ha sostenuto il suo no segnalando «perplessità anche nel merito: per quale ragione Rai e Instagram avrebbero dovuto concordare una forma di pubblicità così rischiosa, che complica le modalità di pagamento, invece di ricorrere ad un accordo esplicito? Appare inoltre inverosimile che un colosso della portata di Instagram abbia voluto ricorrere alla Rai per promuoversi, perché non è con la pubblicità in tv che i social media allargano la propria base di utenti, mentre immagino che la Rai si sia servita di Instagram al solo scopo di portare il Festival al pubblico dei giovani e giovanissimi, l’80% dei quali usa questo social».
L’AGCOM è anche tornata a pronunciarsi in relazione all’esibizione di Blanco – l’ormai famosa “strage di fiori”, per intenderci. In particolare, l’Autorità ha richiamato la Rai «per il mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza e per non aver ottemperato agli obblighi, previsti dal vigente contratto di servizio, di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio».