È confermato: il primo singolo tratto dall’album pop di Lady Gaga uscirà venerdì 25 ottobre. Si intitola Disease e a giudicare da alcuni indizi diffusi utilizza la metafora della medicina per raccontare di malattie da curare, non è chiaro di quale tipo, si direbbe più dell’anima che del corpo.
L’annuncio ufficiale non ancora giunto, ma è spuntata una pagina dedicata al pre-save del singolo sul sito della casa discografica Universal, col titolo della canzone e la data 25/10.
Non solo. Sono spuntati siti le cui url compongono quelli che dovrebbero essere spezzoni del testo della canzone, come riportato da Lady Gaga Now: “I could play the doctor, I can cure your disease / If you were a sinner, I could make you believe / Lay you down like 1, 2, 3, eyes roll back in ecstasy / I can smell your sickness, I can cure ya, cure your disease” (“Posso giocare al dottore, posso curare la tua malattia / se tu fossi un peccatore potrei farti credere / farti stenderti in 1, 2, 3, gli occhi ribaltati come fossi in estasi / posso sentire l’odore della tua malattia, posso curarti, curare la tua malattia”).
Un primo indizio del titolo Disease era giunta da una playlist pubblicata dall’artista su Spotify che contiene 11 sue canzoni coi titoli riformattati in modo che le prime lettere compongano la scritta “gagadisease”.
Nell’intervista rilasciata a Rolling Stone in occasione dell’uscita di Harlequin, l’album denominato ironicamente LG 6,5 essendo un progetto speciale legato alle musiche di Joker: Folie à Deux, Gaga ha parlato del nuovo album pop finora senza titolo che uscirà a febbraio: «L’album pop non ha nulla a che vedere con Chromatica. È completamente diverso. Non so se sono ancora pronta a parlarne, ma uscirà presto e lo farò. Quel che posso dire è che è tutto per me. È pensato per essere vissuto come un momento della mia vita. Sono molto entusiasta di questa idea che non devo per forza aderire a un’era, se non voglio. Posso vivere varie ere contemporaneamente. Mi sembra un po’ folle (ride) e più simile a me o a Harley. O a chiunque».