Ryan Fischer, il dog sitter di Lady Gaga, ha finalmente avuto giustizia. L’uomo era stato aggredito a Los Angeles, circa due anni fa, da un ragazzo, James Howard Jackson, che nel tentativo (riuscito) di rubargli i cani che stava portando a passeggio lo aveva colpito con un colpo di pistola. Dopo una serie di avvicendamenti burocratici, Jackson, appena ventenne, è stato condannato a 21 anni di prigione.
Fischer per l’occasione è volato in California dove ha rilasciato una serie di dichiarazioni: «Sono stato picchiato, strangolato, mi hanno sparato e lasciato morire sanguinando sul marciapiede», ha raccontato Fischer direttamente a Jackson, «Mi hai sparato e lasciato morire e le nostre vite così sono cambiate per sempre». Fischer ha poi parlato delle sue costanti difficoltà dal giorno dell’aggressioni, dai continui collassi polmonari («uno dopo l’altro») alla terapia fisica, dei debiti contratti per curarsi alla perdita «della carriera, degli amici e del rispetto per me stesso». Nonostante tutto ciò, però, ha perdonato il suo assalitore.
«Perdono te e chiunque altro coinvolto nell’attacco. Tu mi hai cambiato la vita e so che non potrei andare avanti nella vita se non dicessi queste parole a te». Fischer ha anche ringraziato Jackson di non aver fatto del male ai cani quando è iniziata a circolare la notizia che fossero di Gaga: «Sono ritornati dalla loro mamma. Non penso che avrei potuto convivere con me stesso se fossero morti».
Jackson, a quanto raccontato, inizialmente non aveva idea che i tre cani – Asia, Gustav e Koji – appartenessero a Gaga, ma sapeva solamene che erano animali con un pedigree e quindi di valore. Il ragazzo si era dichiarato colpevole.