Secondo Daryl Hannah, l’iter di Neil Young per ottenere la cittadinanza statunitense sarebbe stato ostacolato più volte dalla prima amministrazione Trump.
«Hanno provato tutti i trucchi per incasinarlo continuando a chiamarlo per intervistarlo», ha raccontato l’attrice – sposata con Young dal 2018 – in una nuova intervista alla BBC. «È ridicolo perché vive in America e paga le tasse qui da quando aveva 20 anni».
Contattata per un commento, la Casa Bianca non ha fornito alcuna risposta.
Nato a Toronto, Young ha attraversato illegalmente il confine statunitense a bordo di una Pontiac nel 1966, trascorrendo buona parte della sua carriera iniziale – dai Buffalo Springfield ai Crosby, Stills, Nash & Young – lavorando senza documenti. Young ha ottenuto una green card nel 1970, ma ha potuto fare richiesta per la cittadinanza solo quasi cinquant’anni dopo.
Un percorso però tutt’altro che semplice. Se i commenti di Hannah sembrano per la prima volta suggerire un’interferenza politica, Young aveva già raccontato nel 2019 che la sua domanda era stata bloccata a causa di una clausola sul «buon carattere morale».
All’epoca scrisse sul suo sito ufficiale: «Mi è stato detto che devo fare un altro test a causa del mio consumo di marijuana, perché dicono che alcune persone che la fumano abbiano mostrato qualche problema». Un riferimento a una modifica voluta dal primo Attorney General di Trump, Jeff Sessions, che legava l’uso di marijuana a possibili ostacoli per ottenere la cittadinanza.
Nonostante gli ostacoli, il cantautore ha finalmente ottenuto la cittadinanza nel gennaio 2020, celebrando il traguardo con una foto in cui si registra per votare come democratico: «Sono felice di comunicare che ce l’ho fatta!».
Ma con il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca e le politiche migratorie sempre più restrittive – che includono la detenzione e l’espulsione anche di titolari di visti e green card valide – Young teme nuove complicazioni. In tour in Europa quest’anno, ha espresso preoccupazione per eventuali problemi al rientro negli USA, vista anche la sua aperta opposizione a Trump.
Daryl Hannah, però, prova a restare fiduciosa: «Hanno trattenuto le persone con green card o visto, il che è orribile e terrificante, ma finora non si sono rifiutati di far rientrare i cittadini americani nel Paese, quindi non credo che succederà».