Dopo aver firmato tantissime delle hit che abbiamo ascoltato in radio negli ultimi anni (Carboni, Thegiornalisti, Malika e Club Dogo per citarne alcuni), Alessandro Raina torna a pubblicare la sua musica. Questa è Lana Del Rey, il nuovo singolo, l’inizio di un progetto che prende forma brano dopo brano, «una storia che parte da Napoli e viaggia verso Kiev, dal Mediterraneo all’Ucraina post sovietica». Qui sopra trovate il video in anteprima.
«Lana è la prima canzone in sei anni che scrivo pensando a me. Le altre le ho date tutte ad altri cantanti. È nata durante una session con Riccardo Onori, che mi ha fatto poi conoscere Matt Bauder, un sassofonista incredibile di New York che suona stabilmente con gli Arcade Fire. Ha fatto diventare il brano quello che avevo sempre voluto, un crossover fra le cose che mi restano più addosso in questi anni». Ma c’è anche la spinta di Zef, giovane produttore che ha collaborato con Rkomi, Guè, Clementino (ve ne abbiamo parlato qui). «Trap, urban, pop ed elettronica si possono mischiare e credo sia questo lo scenario più prossimo del songwriting» dice Raina. «La sparo grossa se ti dico che per me Post Malone, più di Bon Iver, è il nuovo Bob Dylan?»
Chiediamolo direttamente a Lana Del Rey (qui sotto la cover del singolo firmata da Nicholas Mottola Jacobsen).