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Lance Bass: «Gli *NSYNC? Famosi, non ricchi»

Fare parte di una boyband di successo insieme a Justin Timberlake non equivale a guadagnare grandi cifre: «Hanno preso tutto manager e etichetta»

Gli NSYNC. Foto by Scott Gries/ImageDirect

Le popstar guadagnano tanto? Non sempre. A rivelarlo è stato Lance Bass, ex membro degli *NSYNC, una delle boyband di maggior successo degli anni 2000. Durante un’intervista al Jess Cagle Show, Bass ha rivelato che ha guadagnato molti più soldi da quando la band non è più attiva, dal 2002 quindi, rispetto a quando i cinque dominavano le classifiche pochi anni prima. «Non eravamo ricchi quanto la gente pensava», ha detto Bass, che era negli *NSYNC insieme a Justin Timberlake, JC Chasez, Joey Fatone e Chris Kirkpatrick.

«Famosi, ma non ricchi. Ho fatto molti più soldi dopo gli *NSYNC che durante gli *NSYNC». Ma come è possibile?

«Se avete seguito l’arco della carriera degli *NSYNC, probabilmente potete immaginare il perché. Il nostro manager si è preso la maggior parte degli introiti, e anche l’etichetta discografica. Avevamo firmato un accordo orribile». Il manager è Lou Pearlman, impresario caduto in disgrazia e morto in prigione all’età di 62 anni nel 2016 dopo aver messo in atto uno dei più grandi schemi di Ponzi nella storia degli Stati Uniti. Pearlman – a cui si deve anche la formazione dei Backstreet Boys, è stato citato in giudizio da molti suoi ex artisti per cattiva gestione finanziaria e irregolarità nei contratti.

C’è però un lato positivo: «Vivere quell’esperienza con i ragazzi è stato incredibile e mi ha permesso di fare alcune delle migliori esperienze di sempre. Ha cambiato la mia vita, mi ha portato a fare tante cose che volevo fare».

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