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Larry Mullen Jr. degli U2 soffre di discalculia e per lui contare le battute è come «scalare l’Everest»

Nonostante sia un disturbo che lo perseguita da tutta la vita, gli è stato diagnosticato solo di recente: «Quando la gente mi guarda suonare mi dice: “Sembri sofferente”. Il motivo è che ho problemi a contare le battute»

Foto: Sergione Infuso / Corbis / Getty Images via Rolling Stone US

Il batterista degli U2 Larry Mullen Jr. ha raccontato che recentemente gli è stata diagnosticata la discalculia, un disturbo dell’apprendimento simile alla dislessia che influisce sulla capacità di fare i conti e di comprendere i numeri.

Parlando per la prima volta pubblicamente di questa disabilità in un’intervista a Times Radio, Mullen ha detto di non riuscire a sommare i numeri o a contare – comprese le battute nella musica, un compito che ha paragonato alla «scalata dell’Everest». «Quando la gente mi guarda suonare, a volte mi dice: “Sembri sofferente”», ha detto Mullen. «Sono sofferente perché sto cercando di contare le battute. Ho dovuto trovare il modo di farlo».

Nonostante abbia dovuto affrontare questo problema per tutta la vita, e per tutta la carriera, Mullen ha dichiarato che la discalculia gli è stata diagnosticata solamente ora. «Ho sempre saputo che c’era qualcosa che non andava nel mio modo di comprendere i numeri», ha detto. «Ho problemi con i numeri».

Mullen ha parlato della sua diagnosi durante un’intervista su un nuovo documentario, Left Behind, che racconta di un gruppo di madri che cercano di aprire la prima scuola pubblica a New York per bambini con dislessia. Mullen, il cui figlio è dislessico, ha prodotto e scritto la musica per il film, compresa una canzone intitolata Between the Lines, insieme a Gayle, anch’essa affetta da dislessia. «Fare musica attraverso gli occhi di mio figlio dislessico è stato molto personale, viscerale», ha raccontato.

Altri musicisti hanno parlato di discalculia, tra cui Cher, Florence Welch dei Florence and the Machine e Robbie Williams (tutti affetti da dislessia). La Welch ha raccontato la sua esperienza nella prefazione di Creative Differences, un manuale sulla neurodiversità pubblicato qualche anno fa. Ha raccontato che, mentre lavorava in un bar, faticava a contare gli spiccioli e ha escogitato un sistema per imparare la forma di ogni moneta a cui attribuirle un valore geometrico.

Traduzione da Rolling Stone US.

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