Lazza, Nitro e Jack the Smoker si sono esibiti nel carcere di Bollate | Rolling Stone Italia
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Lazza, Nitro e Jack the Smoker si sono esibiti nel carcere di Bollate

I tre hanno cantato alcuni dei loro successi dopo aver ascoltato gli inediti dei detenuti. Il commento di Nitro: «Più di qualche rapper dovrebbe suonare in contesti del genere e riflettere su quello che scrive»

Lazza, Nitro e Jack the Smoker si sono esibiti nel carcere di Bollate

Lazza insieme ai detenuti del carcere di Bollate

Foto press

Alcuni giovani detenuti del carcere di Bollate hanno cantato i loro inediti davanti a grandi nomi del rap italiano. Lazza, Nitro, Jack the Smoker e il producer Damianito hanno partecipato al concerto e lo hanno chiuso con alcuni dei loro brani di maggior successo. Due ore di musica per promuovere il rap come forma creativa d’espressione e riscatto sociale.

Gli inediti ascoltati sono stati scritti dai detenuti durante l’anno grazie ad un laboratorio musicale organizzato da Cooperativa Articolo 3 e l’etichetta Rude Records. All’interno del carcere esiste infatti uno studio di registrazione pensato dai due partner per permettere a chiunque abbia voglia di fare musica di lavorare ai propri brani e approfondire le dinamiche del settore. «Suonare dentro il carcere di Bollate è un’esperienza che ti segna», ha scritto Lazza sui social, «è stato incredibile esibirsi senza neanche un telefono che filmava».

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Anche Nitro ha commentato l’evento, che si è svolto l’8 maggio, con una story di Instagram: «Penso che più di qualche rapper dovrebbe suonare in contesti del genere e riflettere su quello che scrive», e aggiunge che «per me è stato edificante e spero di aver dato una giornata felice ai ragazzi». Il live è stato il primo passo di un percorso che potrebbe svilupparsi e magari, un domani, portare qualcuno di questi ragazzi a un livello professionale.

Da anni il carcere di Bollate propone attività artistico-culturali ai detenuti, in ottica riparativa e terapeutica. Dalla cucina, abbiamo il famoso esempio di InGalerail primo ristorante in Italia dentro una struttura carceraria e aperto al pubblico – alla musica con diversi laboratori, lezioni ed eventi: i detenuti hanno la possibilità di imparare a suonare strumenti come pianoforte e percussioni, organizzano concerti dentro il carcere e possono partecipare a festival esterni. Questo grazie anche all’aiuto di diverse associazioni come Milano Musica e Fondazione Antonio Carlo Monzino che hanno creato il progetto Musica in carcere.

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Il concerto dell’8 maggio nasce all’interno di queste molteplici attività, con lo scopo di creare un rapporto di integrazione con il territorio. «Ringrazio Lazza, Jack The Smoker, Nitro, Damianito e tutti i partner per la splendida iniziativa che hanno organizzato», commenta in un comunicato stampa Giorgio Leggieri, Direttore del Carcere di Bollate, «si è trattato di un importante momento di condivisione che ha permesso ai detenuti di vivere due ore di musica con spensieratezza ed entusiasmo».

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