Oltre le fresche e attesissime novità che ogni anno discografico ci riserva, non bisogna dimenticare di mettere in conto una rispolverata del catalogo. Attività un tempo considerata marginale, ma oggi essenziale per batter cassa e per far riscoprire al pubblico gemme nascoste o prospettive inedite di grandi classici. In rete si mormora di riedizioni di un certo impatto come Purple Rain di Prince (che ha compiuto 30 anni nel 2014) grazie ai buoni auspici di un accordo del bizzoso folletto di Minneapolis con la Warner Bros.
O di Sticky Fingers dei Rolling Stones, di cui Don Was, produttore e curatore dell’attuale rivisitazione, ha parlato in un’intervista a “Rock & Folk”, concedendo al lavoro di recupero alcune difficoltà dovute all’utilizzo di materiali dell’epoca Sticky, poi defluiti in Exile on Main Street o Tattoo You.
Abbastanza accreditate invece Kill ‘Em All e Ride the Lightning dei Metallica. Anche Made in Europe dei padrini dell’heavy, i Deep Purple, dovrebbe presto veder la luce. Così come i primi due album dei Roxy Music.
Ecco, intanto, le uscite con una data ufficiale:
1. “Physical Graffiti” Led Zeppelin
Un incidente sull’isola di Rodi blocca Robert Plant, ma non prima di aver dato alle stampe l’ultimo grande lavoro degli Zeppelin, il primo doppio della carriera. A fine febbraio uscirà in varie edizioni. Rimasterizzato da Jimmy Page, esattamente a 40 anni dalla sua pubblicazione. Il box di Physical Graffiti comprenderà un disco di 7 inediti.
2. “1979 – 1999” The Pretenders
Chrissie Hynde è un’enciclopedia del rock al femminile. Outsider, fan, hippie, giornalista musicale, attivista e, infine, leader di un gruppo che ha lasciato il segno. La band angloamericana ha già sul piatto una discreta quantità di materiale inedito, ma stavolta vuole lasciare il segno anche nel packaging: 1979 – 1999 conterrà 22 dischi fra Cd e Dvd, materiali inediti di ogni tipo, dal debutto fino a Viva El Amor! 500 copie delle liriche personalizzate di Brass in Pocket ai primi che ordinano dal sito della band.
3. “Bouquet from a cloudy sky” The pretty things
Box set in edizione limitata, 2.000 copie, per uno dei gruppi storici del garage inglese degli anni ’60. Undici album in studio, completi di bonus track, Dvd documentario e libro di cento pagine circa. Le loro canzoni furono riprese da David Bowie (Pin Ups) e da Nuggets II.
4. “Present arms e labour of love” UB40
Riedizioni deluxe, anche in vinile 180 g, di due dischi del periodo più fecondo della band reggae/pop di Birmingham. 3 Cd per ciascun titolo. Present Arms includerà il “gemello” dub e le BBC session; Labour of Love, che fece conoscere la band al grande pubblico con successi come Red Red Wine (cover di Neil Diamond) un bonus disc e un disco live, sempre registrato negli studi dell’emittente inglese.
5. “Kylie, Enjoy Yourself, Rhythm Of Love e Let’s Get To It” Kylie Minogue
Prima di aver dedicate in suo onore cinque statue di cera («credo che solo la Regina ne abbia avute di più di me», racconta a Nick Cave in 20.000 Days on Earth) la Principessa del pop era, semplicemente, Kylie. Come titola il disco d’esordio registrato per la PWL (label specializzata in produzioni pop dance) cui seguirono altri tre album che ne decretarono il successo. L’amplissima e sontuosa rivisitazione della Minogue pre-major uscirà a febbraio.
6. “A light in the black” Rainbow
A fine gennaio uscirà un cofanetto di rarità della band di Ritchie Blackmore. Sei dischi per i fan duri e puri del gruppo inglese con materiali che vanno dagli esordi (1975) fino allo scioglimento, avvenuto nel 1984.
7. “Sparkle in the rain” Simple Minds
Dai più considerato l’ultimo disco degno di nota del gruppo scozzese, il sesto disco in studio di Jim Kerr e soci uscirà in multiformato a marzo. Cornucopia di materiali nell’edizione extra-large composta di cinque dischi con B-side, mix d’inediti, brani live e un Dvd.
8. “Pornograffiti” Extreme
A gennaio esce la versione deluxe del disco che, grazie a un evergreen come More Than Words, ha procurato alla band di Boston una fama mondiale. Non a caso, in mezzo alle bonus track, ci sono ben quattro versioni della popolarissima hit.
9. “Bellybutton e Spilt Milk” Jellyfish
Ristampe deluxe con demo, B-side e pezzi live anche per gli unici due dischi registrati a inizio anni ‘90 della band di culto di San Francisco, ispiratori in ambito power pop e con sonorità che ricordano, ante-litteram, i Ben Folds Five.
10. “Way beyond blue, International velvet, Equally cursed and blessed e Paper scissors stone” Catatonia
Nati alternativi nel 1992, morti post-Britpop a inizio millennio. Due dischi per titolo. Tutti gli album del gruppo gallese, riveduti e ampliati. Pubblicazione prevista: inizio marzo.