“Il pop, al momento, è deprimente”, ha detto la popstar svedese Robyn, riassumendo una tendenza che attraversa tutta l’industria dell’intrattenimento occidentale. Tutti, musicisti e non solo, parlano del momento storico che stiamo vivendo come di un’epoca rabbiosa, delirante, snervante. Secondo il New York Times, è raro che ci sia una consonanza così chiara tra visioni artistiche così diverse. Per questo, il giornale americano ha raccolto le 25 canzoni simbolo di questo momento storico. “Leggendo la lista”, dice l’autore Nitsuh Abebe, “noterete un onesto desiderio di reagire nel modo giusto a un mondo dominato dalla tensione, una convinzione che la musica dovrebbe trovare un modo per comprendere quello che ci accade intorno, per proteggerci o per fuggire”.
La lista comprende hit da classifica, brani più oscuri e persino una canzone per bambini (Baby Shark dei Pinkfong). Come prevedibile, la maggior parte delle canzoni selezionate viene dagli Stati Uniti: Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen (nella versione per Broadway), Sicko Mode di Travis Scott, Apeshit di Beyoncé e Jay-Z, Slow Burn di Kacey Musgraves, Sunflower di Post Malone, Bugs Life di Tierra Whack. Ma non mancano brani europei come Malamente di Rosalía, Honey di Robyn, Assume Form di James Blake, Love It If We Made It dei 1975 e il jazz dei Sons of Kemet. Potete leggere la lista completa qui.