Stuprata da Ike Turner, usata da Mick Jagger. E ce n’è anche per Rod Stewart e John Mellencamp. P. P. Arnold, cantante e corista che ha iniziato la carriera negli anni ’60, ha scritto un’autobiografia che si intitola Soul Survivor e uscirà in lingua inglese domani, 7 luglio.
In un’intervista concessa al Telegraph, Arnold ha parlato del libro, affrontato «ispirandomi a Maya Angelou e decidendo di scrivere la verità». Dotata di una voce potente, fin dagli anni ’60 la cantante, che oggi ha 75 anni, è stata al centro della scena rock, con collaborazioni con John Paul Jones dei Led Zeppelin, Eric Clapton, membri dei Rolling Stones, Barry Gibb.
Dopo un paio d’album ha messo da parte la carriera solista per affiancare molte star come corista. Ha cantato ad esempio con Tina Turner e col marito di lei Ike quando non aveva neanche 20 anni. Ike l’ha intrappolata in una stanza e stuprata. «È stato terribile, ma non sapevo come esprimermi. Mi dissero che Tina voleva liberarsi di me perché Ike mi cercava. Andare da Tina o chiamare i miei genitori significava tornare a casa», dove l’aspettava un marito violento, sposato con un matrimonio riparatore dopo un mancato aborto tentato con un appendiabiti.
Dopo avere lasciato le Ikettes su suggerimento di Mick Jagger, Arnold si è legata al cantante dei Rolling Stones e all’allora fidanzata di lui Marianne Faithfull. «Sono sempre stata brava a baciare e anche lei lo era. Ho cercato di lasciarmi andare, ma ero a disagio… Alla fine a piacermi era Mick, non lei. C’era un’atmosfera da piantagione, come se fossi un giocattolo».
Incinta di Jagger, decide di comune accordo col cantante di abortire. Jagger, dice, le spedì dei fiori, ma decise di non interrompere la vacanza che stava facendo in Marocco. Arnold lo racconta solo adesso perché «sono una persona riservata, non me ne andavo in giro a dire “mi vedo con Mick Jagger” o “Brown Sugar parla di me”. Non m’importa sapere a chi l’ha dedicata, lui non l’ha mai detto. Spero che Mick capisca che questo non è uno di quei libri in cui si spettegola per denaro».
Arnold ha avuto una relazione con Rod Stewart («il sesso era forte, ma era estremamente arrogante e diventava un moccioso viziato se le cose non andavano come desiderava») e ha conosciuto fra i tanti anche John Mellencamp, che secondo lei «si comportava in modo rozzo nei confronti delle donne di colore». Il tema del razzismo è trattato nel libro. Arnold è nata negli Stati Uniti e si è poi trasferita a Londra, dove ha trovato un amico in Jimi Hendrix. Steve Marriott degli Small Faces è stato il primo fidanzato a farle conoscere i genitori in un’Inghilterra in cui «sono stata accettata grazie alla musica, molti non avevano mai visto una donna di colore».
«Questi tizi» dice Arnold al Telegraph a proposito delle star con cui ha cantato «erano miei amici, eppure non mi citano nemmeno nei loro libri». L’ultimo album solista di P. P. Arnold è The New Adventures Of… P. P. Arnold del 2019. La cantante si è recentemente esibita a Glastonbury.