È ufficiale: le Dixie Chicks hanno tolto la parola Dixie dal nome. Il trio country-pop formato da Natalie Maines, Emily Strayer e Martie Maguire ora si chiama semplicemente The Chicks.
«We want to meet this moment», recita il messaggio che appare sul sito ufficiale della band e che suggerisce il desiderio di essere all’altezza del momento storico. In un comunicato, il trio ha ringraziato una band neozelandese chiamata proprio The Chicks che ha dato loro il permesso di usare il nome.
La mossa delle Dixie Chicks arriva in un momento in cui la conversazione sulla storia del razzismo negli Stati Uniti è accesa e segue la decisione di un altro gruppo country-pop, i Lady Antebellum, di cambiare il nome in Lady A. “Antebellum” indica infatti uno stile architettonico, e non solo, diffuso nel Sud degli Stati Uniti schiavista prima della Guerra civile, così come “Dixie” è un vecchio modo per indicare gli Stati meridionali. Ora resta solo “Chicks”. In slang significa “pollastrella” ed è quindi un’altra parola potenzialmente offensiva e problematica.
Il cambio di nome è stato accompagnato dalla pubblicazione di una nuova canzone intitolata March March prodotta da Jack Antonoff. Il testo racconta le proteste per il cambiamento climatico, il pericolo derivante dalla diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti, le rivendicaizoni salariali degli insegnanti. Il pezzo è accompagnato da un video con un montaggio di immagini tratte dalle recenti manifestazioni di Black Lives Matter, fino al messaggio finale: “Usa la tua voce. Usa il tuo voto”.
March March e il precedente singolo Gaslighter (ne abbiamo scritto qui) sono contenuti nell’album Gaslighter che uscirà il 17 luglio, ben 14 anni dopo l’ultimo lavoro delle Chicks, Taking the Long Way.