808s & Heartbreak & Hitler. Evidentemente a Kanye West piace parlare del leader nazista – gli piace anche spararle grosse, ma questo lo si era capito da tempo.
Dopo le dichiarazioni della scorsa settimana su Hitler e l’Olocausto, Ye affiancato dal suprematista bianco Nick Fuentes ha rilasciato un’intervista a Gavin McInnes, uno dei fondatori del gruppo di estrema destra americano dei Proud Boys.
Come riporta Rolling Stone US, in un episodio della durata di tre quarti d’ora sulla piattaforma Censored.TV titolato Saving Ye, McInnes intervista il rapper a Los Angeles, due giorni dopo lo scandalo su Hitler.
West, che parla col volto coperto, paragona l’aborto all’«eugenetica», al «genocidio», all’«Olocausto». Incolpa gli ebrei per la cattiva reputazione di Hitler. «Gli ebrei» aggiunge «controllano buona parte dei media, oltre alle banche, ai beni immobili, ai centri commerciali. Riescono a controllare la narrazione. La storia la scrivono i vincitori».
È colpa degli ebrei anche la diffusione del porno in America che è come «le camere a gas, un killer silenzioso», un modo per instupidire la gente. È stato il porno, dice, che ha rovinato la sua famiglia. Le donne che mostrano il corpo a 30 o 40 anni su Instagram hanno congelato gli ovuli perché non hanno «realizzato il sogno di avere un marito e dei figli». Se vi piacciono le foto di donne mezza nude su Instagram siete dei «predatori sessuali».
Il rapper replica a chi dice che è mentalmente instabile e che potrebbe persino suicidarsi: per Ye, sarebbe in realtà una manovra per ucciderlo, come hanno fatto «con Michael Jackson, JFK o Aaron Carter», per poi mascherare l’omicidio come suicidio.
West chiude l’intervista affermando che «ama tutti» e che le leggi americane «saranno basate sulla Bibbia» e che «gli ebrei non possono dirmi chi posso e chi non posso amare. Non potete farlo, non potete imporre il vostro dolore a tutti quanti. Ebrei, perdonate Hitler».