È stato uno degli ultimi atti di Joe Biden, che prima di lasciare la presidenza ha commutato la pena a Leonard Peltier dall’ergastolo arresti domiciliari.
Peltier, 80 anni, è un attivista per i diritti dei nativi americani e leader dell’American Indian Movement. Si trovava da quasi 49 anni in carcere, arrestato nel 1976 e condannato per l’omicidio di due agenti dell’FBI, un caso controverso raccontato dal regista Michael Apted nel documentario narrato da Robert Redford Incident at Ogala. La vicenda ha anche ispirato il film di Apted Cuore di tuono, che però non racconta la storia di Peltier.
I fatti risalgono all’estate del 1975, quando gli agenti dell’FBI Jack Coler e Ronald Williams sono stati uccisi in un conflitto a fuoco nella riserva di Pine Ridge dove stavano indagando. Già ricercato per tentato omicidio, Peltier ha ammesso di aver preso parte alla sparatoria, ma di non avere ucciso gli agenti.
Il suo caso s’intreccia con la lotta per i diritti delle comunità dei nativi americani, in quel momento particolarmente accesa. Per alcuni è semplicemente un assassino, per altri un prigioniero politico e simbolo della persecuzione dei nativi americani da parte del governo degli Stati Uniti.
Una delle canzoni più celebri legate a lui e alla sua lotta è Freedom dei Rage Against the Machine per via del video che ne ricostruisce la vicenda. Non stupisce quindi che tra le prime reazioni di soddisfazione per il provvedimento di Biden ci sia quella di Tom Morello (oltre a quella di Brad Wilk).
«Leonard Peltier torna a casa!!», scrive il chitarrista. «Per quasi cinque decenni le organizzazioni per i diritti umani, gli attivisti nativi americani, la gente comune e band come i RATM hanno fatto pressione affinché il prigioniero politico Leonard Peltier fosse rilasciato. Col passare degli anni Leonard è diventato un amico e sono felice che, ottantenne e in cattive condizioni di salute, possa passare gli ultimi anni di vita con la famiglia e gli amici. Per questo MASSIVE RIFF MONDAY ci può essere solo una scelta, Freedom dei RATM, il cui video ha fatto conoscere a una generazione questa ingiustizia storica».
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Ha espresso la sua soddisfazione anche Roger Waters, che ha postato su Instagram un breve video parlando della «cosa bella» accaduta ieri, «nell’ultimo tremendo giorno di Biden, nel primo tremendo giorno di Trump».
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In passato hanno dedicato canzoni a Peltier tra gli altri anche Robbie Robertson (Sacrifice), le Indigo Girls (Bury My Heart at Wounded Knee), John Trudell (Look at Us/Peltier) e Steven Van Zandt (Leonard Peltier), che ha commentato che «è un buon giorno per una bella notizia».
Good day for good news. https://t.co/A1z6qXdC19
— 🇺🇸🕉🇺🇦🟦Stevie Van Zandt☮️💙 (@StevieVanZandt) January 20, 2025