Anche Levante prende posizione sull’uso del Green Pass come strumento per tornare a fare concerti normali, senza distanziamento sociale, con capienze piene. Lo fa in un post pubblicato su Instagram in cui si chiede perché dopo aver fatto il vaccino non sia possibile tornare alla fruizione “normale” dei concerti e invece si sia ancora fermi alle regole dell’estate 2020.
Non solo. Dopo Margherita Vicario, che ha raccontato di «regole osservate ossessivamente e in maniera surreale» ai concerti, con «laser sparati negli occhi a distanza, spinte e minacce» a chi non sta seduto e fermo al suo posto, Levante racconta un episodio accaduto durante un concerto a Lecce. Dopo aver detto al pubblico la frase «magari dopo balliamo sul posto», ha ricevuto un messaggio all’auricolare: «Rettifica la frase altrimenti sospendiamo il concerto».
«Sarò onesta: a me interessa solo la direzione, quella che spiani la strada per un’intera comunità e che avvenga al più presto possibile», scrive Levante su Instagram. «Non entro un determinato mese, non entro una determinata data. Lo vorrei da subito. Eravamo ai tavoli di discussione per mettere la faccia (e i soldi) a sostegno di un settore dimenticato già da marzo 2020. Eravamo in piazza il 21 di giugno del 2020 senza mancare di metterci a disposizione per interventi che fossero utili a fare luce sul dietro le quinte del mondo dello spettacolo».
«Personalmente ho ritenuto opportuno cancellare un intero tour lo scorso anno pur di non impelagarmi in situazioni che mettessero a rischio la salute di pubblico e crew. Per questa nuova estate siamo tornati tutti adulti e vaccinati sopra e sotto al palco. Quando è arrivato il momento del green pass lo abbiamo tirato fuori. Abbiamo visto la gente dimenarsi sulle proprie sedute o riuscire ad alzarsi in piedi, a volte, per poter gioire dell’arte e della cultura (sì, cultura). “Ditele di rettificare la frase ‘magari dopo balliamo sul posto’ altrimenti le sospendiamo il concerto”, mi è stato riferito negli in-ear-monitor a Lecce».
«Ci siamo comportati come ci è stato sempre chiesto, senza protestare più di tanto perché “queste sono le regole!”. Ma le regole seguono davvero una logica? E, di grazia, riuscite a spiegarmi quale sarebbe la logica di un gruppo di persone che, nonostante abbia fatto il vaccino e dunque mostrato il green pass per accedere alla vita sociale che da due anni agogna, deve continuare a comportarsi come ai concerti dell’estate 2020? Dunque quale sarebbe il passo in avanti che abbiamo fatto? Io non sono interessata a parlare a singole regioni. Io voglio parlare a chi questo settore lo dirige dall’alto. Non siamo più disposti ad accettare regole illogiche».
«Ristabiliamo un nuovo ordine, con controlli sanitari che consentano la giusta e vera partecipazione alla vita che meritiamo di vivere: con gioia, nonostante tutto», conclude Levante. «Mancano due date alla fine del mio tour, poi starò lontana per nuove composizioni… ma voglio tornare con il mio green pass ad applaudire sotto palco, a un concerto, a teatro, al cinema proprio come accade in altri paesi d’Europa».
Dopo l’appello lanciato da Cosmo circa la necessità di usare il Green Pass per tornare alla normalità dei concerti, come del resto avviene in altri posti d’Europa e nel mondo, aumenta il numero di artisti che prendono posizione. Dopo quelli di cui abbiamo scritto qui, anche Frankie hi-nrg mc ha ripostato il messaggio di Cosmo: «Rinnovo l’appello di Cosmo perché il tema non può e non deve essere abbandonato», scrive il rapper. «Il Ministro Dario Franceschini insieme alle altre forze politiche deve risolvere il problema, facendo chiarezza e consentendo una ripartenza VERA. Già troppi professionisti dello spettacolo sono stati costretti ad abbandonare il lavoro: tocca fare lo stesso con la speranza di ricominciare?».