Scott Maclachlan, l’ex manager di Lorde e vicepresidente della sezione A&R della divisione australiana di Warner Music Group, è stato licenziato per molestie sessuali. L’allontanamento è arrivato dopo un’indagine interna e un’inchiesta del magazine Stuff, ed è stato confermato da Variety.
«Warner Music prende seriamente ogni accusa», dice un comunicato dell’azienda. «Nel 2018 abbiamo investigato, con l’aiuto di un esperto esterno, su quello che pensavamo fosse un episodio isolato. Ora che abbiamo scoperto gli altri incidenti, abbiamo interrotto il contratto di Scott Maclachlan con effetto immediato».
Warner fa riferimento alla testimonianza di Amy Goldsmith, un’ex impiegata di Saiko Management, la società gestita da Maclachlan prima di entrare nell’A&R della major. Intervistata da Stuff, Goldsmith ha detto che il manager «insinuava di volere più [di una relazione professionale]. Faceva commenti sul mio corpo, mi chiedeva di baciarlo. La maggior parte delle volte gli dicevo di tacere». Secondo quanto scrive il magazine, Machlachlan ha confermato le accuse e ammesso «anni di comportamenti dannosi», per cui si è sottoposto «a una psicoterapia intensiva».
«Accetto l’impatto dannoso dei miei comportamenti passati e cerco di riparare i danni ogni giorno», ha detto. «Non c’è giorno in cui non rimpianga i danni che ho causato alle persone intorno a me, soprattutto il dolore e l’imbarazzo che provano mia moglie e i miei figli». Machlachlan ha lavorato con Lorde fino al 2015. L’aveva scoperta nel 2008 (la popstar aveva solo 13 anni), poco dopo essersi trasferito in Nuova Zelanda. Non sappiamo perché si sono separati. «Non posso parlarne», ha spiegato il manager nel 2016, «non voglio compromettere questioni legali ancora in corso».