Lisa Marie Presley ha tenuto in casa il corpo del figlio per due mesi per elaborare il lutto | Rolling Stone Italia
pain doesn't go away

Lisa Marie Presley ha tenuto in casa il corpo del figlio per due mesi per elaborare il lutto

Lo ha rivelato la figlia Riley Keough in uno speciale andato in onda sulla CBS durante il quale ha presentato il memoir scritto a quattro mani con la madre ‘From Here to the Great Unknown’. «Mia mamma non era una pazza, era semplicemente se stessa»

Lisa Marie Presley ha tenuto in casa il corpo del figlio per due mesi per elaborare il lutto

Lisa Marie Presley

Foto: Jason Kempin/Getty Images for BMI

Lisa Marie Presley, figlia di Elvis, avrebbe fatto fatica ad accettare il suicidio del figlio Benjamin Keough, avvenuto nel 2020, arrivando perfino a mettere il suo cadavere nel ghiaccio secco per due mesi nella sua casa di Los Angeles così da conservarlo in vista del funerale. È quello che ha rivelato una degli altri figli di Presley, l’attrice Riley Keough, nel corso di uno speciale con Oprah Winfrey andato in onda ieri sulla CBS (The Presleys — Elvis, Lisa Marie and Riley). «Sapevo che sarebbe stata la fine per lei». 

Keogh ha scritto con la madre From Here to the Great Unknown, il memoir pubblicato ieri di cuji ha letto alcuni passi. «Ben era molto simile al nonno», scrive Lisa Marie. «Erano così simili che mi spaventava. Non glielo volevo dire, pensavo che fosse qualcosa di troppo grosso per un bambino. Eravamo uniti, mi diceva tutto. Ben e io avevamo la stessa relazione che mio padre ebbe con sua madre. Era un cazzo di ciclo generazionale. Gladys aveva amato mio padre a tal punto da uccidersi con l’alcol, a furia di preoccuparsi per lui. Ben non ha mai avuto una chance».

Sarebbe stato proprio per questo rapporto che Presley avrebbe deciso di ricorrere a tecniche di conservazione artificiale nei riguardi del corpo del figlio. Keogh ha detto che «il piano era seppellirlo col nonno, solo che non saremmo andati a Graceland per circa tre settimane. Non le piaceva l’idea che fosse lontano» e voleva «avere il controllo della situazione… E poi, stava solo facendo la mamma».

Keogh ha inoltre aggiunto che, nei momenti di lutto, la madre aveva espresso il desiderio di farsi lo stesso tatuaggio che il figlio aveva sulla mano, tatuaggio che poi si è fatta. «So che, sulla carta, sembra tutto folle e assurdo. Ma mia mamma era semplicemente se stessa. Non era una pazza».

Mesi prima di morire, Lisa Marie aveva scritto un saggio a cuore aperto per People sul dolore e sulla perdita del figlio. In un passaggio scriveva: «La morte fa parte della vita, che ci piaccia o no, e la stessa cosa vale per il lutto. Abbiamo così tanto da conoscere e capire sul tema, ma questo è quello che so: il dolore non si ferma né va via, in alcun modo, nemmeno dopo anni dalla perdita. Il dolore te lo porti dietro per sempre».