Quattro mesi fa Miley Cyrus ha detto che stava lavorando col produttore Shawn Everett a un visual concept album ispirato in parte a The Wall dei Pink Floyd, anche se non è chiaro come e quanto. Come anticipato allora, l’album si intitola Something Beautiful e viene ora presentato come un’opera pop. Conterrà 13 pezzi e uscirà il 30 maggio.
A proposito del film di Alan Parker Pink Floyd The Wall, Cyrus lo ha visto quand’era adolescente. Per andarci, lei e il fratello hanno affittato una limousine, hanno fumato erba, si sono vestiti con pellicce in stile anni ’70. «Ci siamo proprio immedesimati, sento un attaccamento per questo. La mia idea era di fare The Wall, ma con un guardaroba migliore, con più glamour e cultura pop».
Per Cyrus l’atmosfera dell’album è «ipnotizzante e glamour». Il concept, ha detto parladone con Harper’s Bazaar, «è il tentativo di curare una cultura malata attraverso la musica. Vorrei essere per la gente una sorta di sostanza psichedelica umana. Non m’interessa che qualcuno voglia essere come me, imitarmi o ispirarsi a me. Voglio far vibrare le frequenze dei vostri corpi a un altro livello».
La parte visiva ha influenzato il sound e non viceversa. «L’importante è che tutte le canzoni abbiano questa proprietà sonora curativa. Possono parlare di distruzione, di cuori infranti o di morte, ma sono presentate in un modo che è bello, perché i momenti peggiori della vita hanno in sé qualcosa di bello. Sono l’ombreggiatura, il carboncino, le sfumature. Non esiste quadro senza punti luce e contrasti».
La popstar lo presenta ora come un’opera pop e ha anticipato con un trailer l’uscita del visual film che accompagnerà il disco e che vedremo a giugno. Il film è diretto da Miley Cyrus, Jacob Bixenman e Brendan Walter. È prodotto dalla cantante con XYZ e Panos Cosmatos, che è il regista di un altro film a cui Cyrus si è ispirata, Mandy del 2018, con Nicolas Cage. Secondo Cosmatos, Something Beautiful è «il disco più sperimentale di quelli che ha fatto, ma lo è in modo pop».