Lorde ha espresso solidarietà nei confronti dei manifestanti di Black Lives Matter scesi in piazza dopo le morti di George Floyd, Breonna Taylor, Ahmaud Arbery e altri. Lo ha fatto in uno scritto – una newsletter indirizzata ai fan e poi postata da vari account social – in cui riflette sul suo ruolo di musicista e donna bianca in questo momento storico.
Lorde spiega di aver partecipato a una manifestazione di Black Lives Matter a Auckland, Nuova Zelanda, e di essere insoddisfatta «dall’attivismo performativo di celebrities bianche come me». Pur riconoscendo che è difficile bilanciare «il fatto di mettersi in mostra sui social media e fare qualcosa di concreto», la cantante è convinta che per un artista bianco «stare in silenzio è peggio che farsi un selfie in manifestazione».
«Quindi, fatemelo dire chiaramente: la continua e sistemica brutalità della polizia è razzista e ripugnante, ma non è sorprendente».
Lorde si sente coinvolta e sente la responsabilità di farlo perché la sua musica è «ispirata da e dialoga con l’hip hop». Aggiunge che anche altri musicisti e produttori che hanno copiato il sound della trap o che si sono sentiti cool perché hanno usato il suono dei piatti tipico dell’hip hop hanno «la responsabilità di far sapere a chi li ascolta che sono con loro anche quando è difficile, non solo quando è facile o quando ne traggono un beneficio. Noi vi vediamo e ci siamo».
Alla fine del messaggio Lorde si rivolge ai suoi fan di colore: «Mi spiace che questa sia la realtà in cui siete costretti a vivere, che non abbiate avuto scelta». Si augura che i bianchi che conoscono «stiano facendo il possibile per alleggerire il vostro fardello. E spero davvero, ma davvero che il sistema cambi e cominci a proteggervi».
L’ultimo album di Lorde è Melodrama nel 2017. In una newsletter inviata ai fan il mese scorso ha detto che arriverà nuova musica, ma non ha specificato quando.