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Lory Muratti: ecco l’anteprima video di ‘Un disegno con molta acqua dentro’

Il musicista e scrittore ci presenta il suo nuovo videoclip, un altro pezzo dell'universo del suo libro e disco 'Torno per dirvi tutto'

Dopo aver pubblicato, Torno per dirvi tutto, il suo nuovo album e libro, Lory Muratti ci regala l’anteprima del suo nuovo videoclip, Un disegno con molta acqua dentro. Abbiamo deciso di farcelo raccontare da lui stesso, attraverso le parole, così da entrare ancor più all’interno dell’opera.

In quello che è un processo di frammentazione di immagini digitali corrotte e nella ricostruzione di una visione che ha il sapore di un sogno, trova la sua ragione d’essere questo videoclip realizzato sul Lago di Bled in Slovenia e fra le stanze del Grand Hotel Toplice. Il rapporto con il mondo digitale, visto qui come un universo al quale non è possibile fare affidamento poiché fragile, incerto e immateriale, viene esasperato fino alle sue estreme conseguenze: ridisegnare un’idea partendo da materiale compromesso e per i più inutilizzabile poiché formalmente “scorretto”.
È questo il regno in cui l’idea si riprende lo spazio che le spetta tornando a essere centrale e spazzando via ogni questione formale. Si torna così a occuparsi dell’estetica solo come esito appagante per chi osserva a prescindere dal “come sarebbe opportuno procedere”, ma soprattutto utilizzando la forma come un canale atto a tradurre emozioni, memorie e visioni e non come risposta a regole scritte da altri.
Ho girato per giorni interi non sapendo cosa stavo riprendendo e soprattutto con la consapevolezza che buona parte di quello che sarei riuscito a catturare non sarebbe stato comunque utilizzabile all’interno di un montaggio tradizionale. La GoPro al mio seguito, complici le molte imprese vissute assieme, aveva infatti smesso di funzionare in modo affidabile tempo addietro e più volte mi ero già trovato a fare i conti con materiale glitchato, non visibile o in altro modo corrotto. Mi affascina da sempre osservare il modo in cui la macchina si inserisce a volte nell’ambito creativo senza che il suo intervento sia stato richiesto. È del resto quello che il digitale fa anche con le nostre vite ogni giorno. Utilizzare questo processo “violento” in una logica nuova, poetica e di ri-creazione, è stato quindi il mio modo per provare a rimettere il rapporto per un attimo alla pari: “Dove tu entrerai a corrompere e minare, io userò i resti per ricostruire e creare”.
È questo il punto di partenza di una buona parte della mia produzione come regista. Uno scrigno dentro il quale fanno la loro comparsa sogni, incubi, apparizioni, fantasmi e presenze. Un universo appena al di là di ciò che appare visibile ai nostri occhi che prende vita a schermo mostrandoci le dinamiche stesse di un mondo ridisegnato come fosse una tela sulla quale dare forma al subconscio e alle infinite e imprevedibili possibilità che lo stesso ci propone.
Il videoclip di Un disegno con molta acqua dentro è però anche un monito e, in questo senso, si propone come sintesi ideale delle tematiche che soggiacciono al lavoro musicale e letterario che ho appena pubblicato. Non solo un videoclip quindi, ma un vero e proprio manifesto di resistenza creativa contro la corruzione dettata dal tempo in cui viviamo.
Morte e rinascita, abbandono e speranza convivono idealmente fra le pagine del libro come nei testi e nelle atmosfere del disco e allo stesso tempo prendono corpo in questo video fatto di “quello che rimane”, di ciò che resta e di quello che è sempre possibile costruire anche quando tutto sembra perduto.

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