Ieri sera Twitter è stato preso d’assalto, un unanime coro versus Bonolis, reo secondo la maggioranza social di aver rovinato con i suoi interventi la diretta tv su Rai Uno del concertone di Modena Park. Da Jerry Calà che scrive “Fateci sentire le canzoni” all’acida ironia di Maurizio Crosetti (“Pare che ogni tanto Vasco interromperà l’intervento di Bonolis, ecco come rovinare un concerto”) fino al dileggio satirico tanto in voga su Twitter: “L’effetto Bonolis è un po’ straniante, come se in un porno ogni due minuti apparisse Piero Angela a spiegare la riproduzione” (@chamberlainn).
Ma Bonolis non ha nessuna colpa, se non quella di aver accettato di condurre un programma che in molti avrebbero preferito fosse solo una diretta del concerto, senza interviste, senza ospiti, senza un trattamento televisivo. Se proprio dobbiamo cercare un colpevole dobbiamo chiarire i termini della faccenda.
Vasco in Italia non è un semplice cantante, in 40 anni è diventato un brand del pop e insieme a lui è cresciuta una sorta di multinazionale del rock che organizza e mette a profitto tutto quello che è legato al musicista: dischi, dvd, magliette, bandane, eccetera. Per l’occasione – concerto record di vendite in Europa – l’organizzazione ha deciso di “spalmare” il concerto su diverse piattaforme: oltre ai 220mila biglietti venduti, il concerto è stato programmato a pagamento in 150 sale cinematografiche in tutta Italia.
Per giustificare i 12 euro del prezzo dell’ingresso al cinema non bastava evidentemente l’importanza dell’evento, occorreva aggiungerci la sua esclusività. Per questo alla Rai sono stati ceduti i diritti di trasmissione solo di alcuni brani e non del concerto integrale. E per lo stesso motivo la Rai ha dovuto allestire uno show con la presenza di Bonolis per “tamponare” i buchi di un live non completo.
Certo, la Rai ha – nella comunicazione dell’evento – minimizzato la cosa, parlando comunque di una diretta da Modena; ma poteva fare altrimenti? Doveva dire la cosa più chiaramente, tipo: stasera su Rai Uno gratis il mega concerto di Vasco, ma non tutto eh, solo una parte? Poteva e in parte l’ha fatto. Ma quella che poteva fare qualcosa in più forse è proprio la macchina, l’entourage, che si muove intorno al rocker. Poteva per una volta non ragionare da manager, non monetizzare ogni singola parte dello show, ma arrivare ad un accordo (anche economicamente meno vantaggioso) con la Rai che prevedesse la diretta completa del concerto.
Perché se è vero che i fan dei concerti sono esigenti, lo sono pure i telespettatori di Vasco, numericamente molti di più: alle 21,37 – picco d’ascolto – mentre il rocker cantava Una Splendida Giornata erano davanti alla televisione 6.726.110 persone.