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Mace annuncia il nuovo album ‘Māyā’: «Ci sentivamo come sul palco dei Pink Floyd a Pompei»

Per il suo nuovo lavoro il producer milanese ha radunato una serie di musicisti tra i colli toscani alla ricerca di una vibe da «collettivo degli anni ‘70»

Foto: Dubitante / Siermond

Dopo averne anticipato l’uscita con il singolo Non mi riconosco con Salmo e Centomilacarie, Mace ha annunciato il suo nuovo album Māyā per venerdì 5 aprile.

«Volevo approcciarmi a un disco totalizzante, che nascesse dal contatto, non da tanti mattoncini separati. È una modalità molto diversa rispetto a quella che è in voga oggi: non singole session, ma periodi di vita vissuta insieme 24 ore al giorno per diversi giorni, nei colori delle campagne toscane, condividendo praticamente tutto, come un collettivo degli anni ‘70» dichiara il producer il merito a Māyā, termine che si rifà della filosofia induista che esprimere la grande illusione che avvolge ciò che definiamo comunemente come “reale”.

«Avevo in mente i Funkadelic e il rock psichedelico, ma spesso non davo alcuna indicazione precisa: volevo che la musica si materializzasse, e noi fossimo semplicemente delle antenne, pronte a canalizzarla» continua Mace. «Tante delle idee in Māyā sono apparse così, dall’interazione tra i musicisti più talentuosi che conosco, all’interno di una stanza piena di strumenti musicali: sintetizzatori, strumenti indiani, fiati, arpe, chitarre, percussioni africane», e conclude: «ci sentivamo come i Pink Floyd a Pompei!».

Dopo il grande successo di Obe e il viaggio astrale di Oltre, Mace porterà Māyā al Forum di Milan il prossimo 18 ottobre.

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