Marilyn Manson si è consegnato alla polizia di Los Angeles. Sulla sua testa pendeva un mandato d’arresto. Non c’entrano i crimini sessuali di cui è stato accusato negli ultimi mesi, ma i fatti avvenuti durante un concerto del 2019 nel New Hampshire.
«Un operatore video del locale in cui si teneva il concerto ha chiesto un risarcimento di oltre 35 mila dollari per una piccola quantità di saliva (di Manson, ndr) che gli sarebbe finita sul braccio», ha detto tempo fa l’avvocato del cantante. «Abbiamo chiesto prove dei danni provocati, ma non abbiamo ricevuto risposta. L’accusa è ridicola, ma continuiamo a collaborare con le autorità come abbiamo sempre fatto».
Si sapeva che Manson si sarebbe consegnato alla polizia. Dopo essersi presentato, riferisce USA Today, il cantante è stato rilasciato. Uniche condizioni: prima del processo il cantante non dovrà commettere alcun reato federale, statale o locale; dovrà presentarsi alle udienze; non potrà contattare la parte lesa.
Secondo la polizia del New Hampshire, Manson risponderà dell’accusa in tribunale a Laconia, New Hampshire a metà agosto.