Mark Hoppus ha deciso di mettersi a nudo nel suo nuovo libro Fahrenheit-182, in cui ripercorre alcuni dei momenti più difficili della sua vita, compresi quelli legati alla salute mentale dopo la rottura dei Blink-182 nel 2005.
Il cantante e bassista ha raccontato come l’abbandono di Tom DeLonge, avvenuto dopo oltre dieci anni di carriera insieme, abbia segnato profondamente la sua vita. «Quando la band è andata in pezzi, è come se avessi perso tutto», scrive. «Non avevo più una direzione, avevo perso fiducia in me stesso e non sapevo più chi fossi. Mi capitava di sentire una nostra canzone in un negozio e dovevo uscire di corsa».
Il periodo successivo è stato segnato da una spirale discendente. «Toccavo il fondo. Mi sono reso conto di quanto stessi male quando l’idea di farla finita cominciava a sembrarmi rassicurante. Pensavo: ‘Se le cose peggiorano troppo, posso sempre farla finita’».
È stato allora che ha deciso di chiedere aiuto: «Ho iniziato a vedere uno psichiatra e a prendere dei farmaci. Mi hanno dato un po’ di respiro, lo spazio mentale per dire a me stesso: ‘Mark, smettila di fare lo stronzo».
Dopo una prima reunion nel 2011, i Blink-182 hanno attraversato altri alti e bassi, tra cui una seconda uscita di DeLonge nel 2015. Ma nel 2023, la formazione storica si è finalmente ricomposta, dando vita al nono album in studio One More Time….
Fahrenheit-182, realizzato con la collaborazione del giornalista Dan Ozzi, è uscito l’8 aprile.
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