Jesse Hughes, il frontman degli Eagles of Death Metal, si è trovato al centro di una polemica incendiara dopo aver attaccato sui social media gli studenti del movimento March for Our Lives, gli stessi che hanno manifestato per la gun regulation: «Spero che questi sciacalli possano vivere più a lungo possibile, così da potersi vergognare ogni minuto», ha detto su Twitter, «che siano maledetti».
Hey, @jesseEODM I think going out of your way to attack a fellow victim of gun violence, let alone a child, is a pretty pussy ass move. Might wanna check yourself cause your ignorance is showing.
Amendments are meant to be amended. pic.twitter.com/qjlOrM4mnD— Ethan Embry (@EmbryEthan) 26 marzo 2018
Mark Lanegan – in un tweet poi cancellato, come i post di Hughes – gli ha risposto direttamente: «Se penso ai bei momenti passati insieme… mi si spezza il cuore a vederti andare fuori di testa», ha scritto. «Torna indietro, fratello».
I know Jesse to be a guy who would give you the shirt off his back not someone who'd attack someone for their opinions that differ from his
— mark lanegan (@marklanegan) 27 marzo 2018
Tra i tweet “incriminati” ce n’è uno dedicato a Emma Gonzàlez, la ragazza simbolo del movimento, photoshoppata come se stesse per stracciare la Costituzione americana. «La soluzione al problema di chi infrange la legge (come quella contro l’omicidio) è… passare un’altra legge! Geniale!», ha scritto Hughes. «Prima di approvarla, però, c’è tempo per denigrare la memoria di 16 morti per un po’ di like su Facebook e l’attenzione dei media…».