La quantità di giochi di parole sui piatti da dj e quelli da tavola si sono sprecati nel tempo. Ma questa volta non si tratta più di parole, ma di fatti.
Matthew Herbert, dj e produttore, aveva già pubblicato lo scorso mese la foto di un disco stampato su una tortilla, svelando il progetto Edible Sound. Tutti si chiedevano cosa fosse e finalmente ieri è arrivata la risposta.
Last night @Matthewherbert turned cheese, aubergine and ham into edible, playable records… https://t.co/Ee7ZBAv6If pic.twitter.com/L6qN2bQ0kv
— The Vinyl Factory (@TheVinylFactory) 17 marzo 2016
Edible Sound è il nome dell’evento di chiusura di FED UP: The Future of Food, un’esibizione sul cibo organizzata alla Science Gallery London. Herbert ha tenuto un dj set gratuito, facendo suonare vinili fatti di cibo, stampati appositamente per l’occasione. I dischi, poi, sono stati fatti assaggiare al pubblico.
La performance ha avuto anche un risvolto informativo: tra un disco e l’altro Herbert ha approfondito gli aspetti della produzione industrializzata di cibo, invitando, come scrivono sul sito della galleria, “ad ascoltare il cibo”, sottolineando i vari processi produttivi e i potenziali danni che potrebbero portare all’uomo.
Herbert non è alla prima esplorazione nel mondo del food. Già nel 2001, con il nome di Radio Boy, aveva pubblicato The Mechanics of Destruction, un album fatto esclusivamente con suoni campionati da oggetti, tra i quali una lattina di Coca-Cola e una registrazione ambientale da McDonald’s. Nel 2005, poi è toccato a Plat du Jour, altra sua pubblicazione legata al cibo, un concept album che sottolineava i problemi del mondo della nutrizione, anche questo creato registrando suoni naturali, da catene di produzione o da luoghi di ristorazione.