Il chiacchieratissimo e controverso documentario sui presunti abusi di Michael Jackson nei confronti di alcuni minori, Leaving Neverland, è stato premiato ai Creative Arts Emmy, serata in cui vengono conferite le statuette per i premi minori e che inaugura la settimana degli awards, la cui serata finale e più importante è prevista per il prossimo 23 settembre.
Leaving Neverland si porta a casa il premio per Outstanding Documentary or Nonfiction Special. Il documentario era nominato anche nelle categorie Outstanding Directing for a Documentary/Nonfiction Program, Outstanding Picture Editing for a Nonfiction Program, Outstanding Sound Editing for a Nonfiction Program (Single or Multi- Camera), e Outstanding Sound Mixing for a Nonfiction Program.
L’opera di Dan Reed, divisa in due parti e della durata totale di 4 ore, si concentra sulle testimonianze di Wade Robson e James Safechuck, che, a distanza di 10 anni dalla morte del Re del Pop, hanno accusato Jackson di averli sessualmente abusati quando erano bambini e frequentavano abitualmente il ranch Neverland.
Dopo le accuse, la famiglia di Michael Jackson ha deciso rispondere al documentario con un contro-doc. In Neverland Firsthand: Investigating the Michael Jackson Documentary, che dura 30 minuti ed è stato pubblicato su Youtube, il giornalista Liam McEwan (che è anche produttore) “esplora ulteriormente le accuse fatte in Leaving Neverland e fa luce sulle informazioni che sono state escluse dal film della HBO”, come scrive nella sinossi, intervistando parenti e membri della cerchia ristretta di MJ che difendono la star, a partire dai nipoti Taj e Brandi Jackson.