Dopo tanto silenzio, Michele Bravi torna a parlare. La prima intervista è stata realizzata dal Corriere della Sera, sei mesi dopo l’incidente in cui, con lui al volante, ha perso la vita una donna.
Nell’intervista, il cantante non risponde a due domande, ovvero come ricorda l’incidente e se è in contatto con la famiglia della vittima.
Per il resto, racconta come è cambiato il suo modo di vedere le cose: «Credo lo capisca chi ha vissuto una tragedia: le cose non le cataloghi, le accetti. Smetti di semplificare la realtà in due poli e vedi un mondo più complesso (…) È come se avessi qualcsoa davanti agli occhi per cui non vedi più niente come prima. Anzi, quasi non ricordo più come era prima».
Da allora, Bravi ha postato solo un tweet, il 27 marzo.
Ciao.
Sto cercando di costruire piano piano la realtà.
Vi voglio bene.— Michele Bravi (@michele_bravi) 27 marzo 2019
«Quando dico che sono stato in silenzio è perché vearamente non riuscivo… non parlavo ma nemmeno sentivo più gli altri», dice, commentando il suo silenzio. «Ho avuto la fortuna di essere portato per mano a fare psicoterapia». Grazie alla quale sta piano piano recuperando tutto, in un lungo percorso. La sua voce, al momento, non è ancora tornata. «Tutto ha un peso diverso: anche la mia voce. Dire che l’ho ritrovata è prematuro».
Dice di piangere tutti i giorni, e di aver cambiato toalmente la prospettiva sulla sua vita: «Oggi non sto come sto. Ho imparato ad affrontare le cose giorno per giorno. Per me già domani è un tempo lunghissimo»