Mike Shinoda ha suonato una commovente versione di In The End dei Linkin Park sul palco del Reading Festival, in Inghilterra. Solo tastiera e voce, con l’immensa distesa di pubblico che cantava le parti vocali di Chester Bennington.
«Voglio che la cantiate così forte da farvi sentire anche da Chester, siete pronti?r» ha detto Shinoda al microfono. Per il resto della performance, appena prima del live dei Sum 41, il musicista americano ha cantato sia brani dal suo album solista, scritto proprio per processare la perdita dell’amico Chester, che pezzi storici del repertorio Linkin Park.
«Salire qui e vedere tutto questo calore da parte vostra è davvero soddisfacente» ha confidato al pubblico prima di In The End. «È davvero un risultato anche solo per superare l’ansia di cantarla di nuovo.»
Più tardi, alla fine del set dei Sum 41, Shinoda è di nuovo salito sul palco per cantare insieme alla band Faint, invitato dal frontman Deryck Whibley. «Ladies and gentlemen, abbiamo un ospite davvero speciale stasera» ha detto Whibley. «Fate un saluto a Mr. Mike Shinoda!»