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Morgan fantastica sulla candidatura a sindaco di Milano: «Finardi in giunta»

Ieri Vittorio Sgarbi ha avanzato la candidatura del musicista nella lista Rinascimento. Oggi Morgan ha detto in radio che accetta «perché mi piacciono le sfide». Ha già lo slogan: «Ribellirai, ribelliremo»

Morgan. Foto di Stefania D'Alessandro/Getty Images

Morgan ha accettato la candidatura a sindaco di Milano avanzata ieri da Vittorio Sbarbi per la sua lista Rinascimento. Lo ha fatto oggi non ufficialmente, ma parlando in collegamento con la trasmissione di Rai Radio 1 Un giorno da pecora condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. «Accetto perché mi piacciono le sfide e perché mi piace intervenire su una città che amo», ha detto il musicista.

«Se la cosa si concretizzerà esporrò la mia visione», ha detto prima di fare i nomi degli «uomini intelligenti» che vorrebbe in giunta: «Il professor Alberoni, che è una grande risorsa culturalmente parlando, e Eugenio Finardi, un’altra figura importante». Il cantante è «di formazione liberataria, né di destra né di sinistra», ma si definisce comunque «più di sinistra che di destra». Non vota perché non si riconosce «in questo stile di democrazia finta» e dice che «Salvini non mi dispiace, ha dei tratti positivi, vedo più le persone, oggi come oggi non si può credere in un partito come quando c’erano Berlinguer e Almirante».

Il suo programma? Morgan abbozza qualche idea. Sicuramente «eviterei di distruggere gli apparti della cultura». Vorrebbe ripristinare i Navigli e gli piacerebbe «una città più bucolica». Dice che «sa comprendere le necessità e i bisogni altrui». Ha anche uno slogan elettorale: «Vota Morgan, ribellirai, ribelliremo» che significa «diventare di nuovo belli nella ribellione».

Infine, interpellato sulla possibilità di dare un posto di assessore a Bugo, il cantante dice scherzosamente che il cantante di Sincero «farebbe un Bugo nell’acqua».

Aggiornamento al 16 ottobre. Morgan è tornato sulla candidatura in un post su Instagram: «Amo profondamente questa città, ci vivo e ci sono nato, la considero un luogo intelligente e dalle infinite potenzialità. Vorrei valorizzare la profondità culturale intendendo la cultura e l’istruzione la base sulla quale si fonda un’economia e non viceversa. Vorrei dare spazio a progetti di giovani ingegnosi e pieni di energia e creatività per togliere il grigiore deprimente.  Vorrei ripristinare dove è possibile le vie d’acqua di Leonardo e renderle luoghi belli, piacevoli, adatti a bambini, cittadini turisti e commercio. L’acqua, la storia, l’arte, la natura e la convivenza sociale un po’ meno sui social network e un po’ più nella realtà sociale. Non è un programma, sono dei sentimenti. La realtà è complessa ma ci sono tante persone intelligenti e propositive con cui collaborare per un progetto condiviso di vera rinascita».

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