Erano nove anni che Morgan non pubblicava una canzone su Spotify. Non che abbia smesso di fare musica. Tutt’altro, ha continuato a suonare, scrivere, incidere, pubblicare materiale in abbondanza, ma non sulle piattaforme specializzate nello streaming musicale.
Ora, nove anni dopo il singolo Spirito e virtù, ha pubblicato sulle piattaforme Battiato (mi spezza il cuore), affettuoso tributo al musicista e amico scomparso nel 2021.
In un passaggio della canzone Morgan canta: “Ed io per buona sorte o forse me lo sono meritato nella primavera del ’95 l’ho incontrato, lui mi ha criticato, ma poi mi ha fatto amico”. «Mi ha voluto conoscere perché gli piacevano le sonorità dei Bluvertigo e gli ricordavano le sue», ha ricordato dopo la morte di Battiato. «Però mi contestò: “Caro mio, hai un po’ troppa critica nei testi”. E io gli risposi: “Senti chi parla, a Beethoven e Sinatra preferisci l’insalata”. Da lì non ci siamo più mollati».
Battiato (mi spezza il cuore) ripercorre questa storia d’amicizia e affetto offrendo allo stesso tempo uno spaccato delle doti musicali, artistiche e umane di uno dei grandi musicisti del nostro pop. Morgan lo fa con un arrangiamento che richiama tanto le soluzioni musicali del Maestro, tanto quelle dei Bluvertigo, una sinfonia tascabile (cit) che è sia cerebrale che emotiva. “È sempre stato gentile, molto diverso da tutti”, canta Morgan, “e forse chissà per questo mi ricorda me stesso, mio padre”.
Pubblicato da Egea, etichetta specializzata in musica classica, antica, jazz e popolare, più che un singolo Battiato (mi spezza il cuore) è un EP con varie versioni della canzone: c’è la versione “radiofonica” (in realtà lunga quasi cinque minuti); quella extended di nove minuti e mezzo; quella breve e scarna che fa da colonna sonora di Il coraggio di essere Franco; in chiave sinfonica; l’arrangiamento orchestrale strumentale.
Morgan aveva fatto ascoltare la canzone dopo la morte di Battiato durante una diretta su Clubhouse, raccontando vari aneddoti: «Un giorno, a casa sua a Milano, un certo punto siamo rimasti senza parole. Io su un divano e lui su un altro. Erano le quattro del pomeriggio. Il salone enorme e deserto, nella stanza solamente un pianoforte, quei due divani e un séparé cinese. Dopo mezz’ora che non sapevamo cosa dirci, divisi solamente da un raggio di sole che entrava dal vetro, lui ruppe l’imbarazzo con questa domanda: “Ti piace questo pomeriggio?”. Per me aveva vinto».
Morgan non aveva pubblicato il pezzo subito dopo la morte di Battiato «perché sono certo che lui avrebbe preferito il silenzio rispetto a tanto rumore sulla sua morte».
A questo link potete leggere il diario di Morgan a casa Battiato, qui il messaggio pubblicato sui social dopo la morte dell’amico.