Morgan, al solito, non le manda a dire. Dal 14 settembre al timone di Cantautoradio, trasmissione sulla storia della canzone d’autore nostrana proposta da Radio2, il Castoldi sfacciato mena fendenti. A partire dalla neo annunciata scelta per la conduzione del prossimo Sanremo. «Quest’anno io e Chiambretti avevamo presentato il nostro progetto per il Festival, ma evidentemente si preferiscono gli indovinelli», ha dichiarato al Corriere della Sera.
«Oggi tutti si intendono di musica, ma la competenza è un’altra cosa. Però questo non interessa, tanto che avremo un esperto di quiz a Sanremo. Amadeus è un grande professionista, ma è come chiamare un elettricista a riparare un lavandino, spero almeno che faccia dei quiz sulla musica». Secondo il fondatore dei Bluvertigo sarebbe di certo stato meglio un Baglioni ter per gestire le logiche dell’ambaradan festivaliero, anche se «io mi sarei vergognato al suo posto a cantare i miei brani ogni tre minuti e a trasformare il Festival in un concerto di Baglioni».
Il cantautore brianzolo, nonostante sia alle prese con la costruzione del programma annunciato sulla seconda emittente della radio di stato (e nonostante abbia da poco dismesso i panni di coach dell’ultimo The Voice of Italy, sempre su rete catodica statale) ci ha tenuto a sottolineare quale sia il suo unico, vero lavoro, passione violenta e primigenia: comporre musica. Anche se ciò gli è reso impossibile, al momento, dallo sfratto (divenuto effettivo il 25 giugno) che tante pagine di giornale ha occupato: «Non compongo più, non ho il mio posto. Stavo scrivendo un libro illustrato per bambini e non posso più farlo».
Dopo gli svariati appelli, dunque, le petizioni, gli hashtag dedicati (#IoStoConMorgan), Marco Castoldi guarda avanti. Chissà mai che riesca a tornare in possesso del suo immobile e completare le sue illustrazioni per piccoli. La curiosità di vederle, in effetti, c’è.