A Morrissey non è ancora andato giù che Johnny Marr abbia rifiutato un’importante offerta per una reunion live degli Smiths. Dopo aver battibeccato in estate – Morrissey sosteneva che Marr non avesse proprio risposto mentre il management del chitarrista ha tenuto a chiarire che la risposta era un chiaro “no” – l’ex frontman della band inglese è tornato a parlarne in un’intervista per Medium.
«Avevo dato l’ok alla reunion perché mi sembrava l’ultimo momento possibile in cui potesse accadere», ha raccontato Moz: «Siamo tutti diventati vecchi e così ho pensato che quel tour che ci era stato offerto poteva essere un’occasione per dire grazie per tutti quelli che ci hanno ascoltato per quella che sembra una vita intera. Non ho nessuno attaccamento emotivo a Marr, proprio zero».
Continua Morrissey, stavolta commentando direttamente il Johnny Marr di oggi: «Mi sembra il solito insicuro e pieno di paure che era negli anni ‘80». «Solo che ora i giornali lo adorano per questo suo finto ruolo di guardiano solitario degli Smiths. Finché è seduto in un angolo a lamentarsi di me avrà un piedistallo che in caso di reunion scomparirebbe». E ancora: «Dice di trovarmi indigesto, ma ogni volta che sale su un palco canta i miei testi, le mie melodie e i titoli delle mie canzoni. È ipocrisia o autoinganno?».
«Ha costretto la gente a scegliere tra Morrissey e Marr e io ne ho abbastanza dei suoi commenti da stronzo. Li ho sopportati tranquillamente per oltre 30 anni».